Dati

Posizione
Florence
Italy
Ambito delle operazioni e delle attività
Regionale
Settore
Governo
Problemi generali
Governance e istituzioni politiche
Argomenti specifici
Partecipazione pubblica
Raccolte
Istituzionalizzazione toscana della partecipazione e deliberazione pubblica
Link
L’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione
Tipi generali di metodi
Processo deliberativo e dialogico
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC)
Deliberazione

ORGANIZZAZIONE

Autorità Regionale Toscana per la promozione della partecipazione (APP)

Posizione
Florence
Italy
Ambito delle operazioni e delle attività
Regionale
Settore
Governo
Problemi generali
Governance e istituzioni politiche
Argomenti specifici
Partecipazione pubblica
Raccolte
Istituzionalizzazione toscana della partecipazione e deliberazione pubblica
Link
L’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione
Tipi generali di metodi
Processo deliberativo e dialogico
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC)
Deliberazione
Questa voce è stata originariamente aggiunta in Inglese. Visualizza questa voce nella sua lingua originale. clicca per maggiori informazioni

Missione e scopo

L'Autorità Regionale Toscana per la promozione della partecipazione (APP) è stata creata per supervisionare e garantire l'attuazione della legge regionale 46 (2013) che prevede la promozione della partecipazione pubblica alla politica regionale e locale. In quanto organo ufficiale incaricato del rispetto della legge, l'APP è incaricata di "contribuire [al] rinnovamento della democrazia e delle sue istituzioni integrando l'azione [autorità locali e regionali] con pratiche, processi e strumenti democratici partecipativi", contribuendo così alla creazione di "una maggiore coesione sociale attraverso la diffusione della cultura della partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico, conoscenza e abilità diffuse nella società". [1]

Origini e sviluppo

L'Autorità per la promozione della partecipazione è stata creata con l'approvazione della Legge regionale 46 nel 2013. [1]

Struttura organizzativa, affiliazione e finanziamento

Sai come questa organizzazione opera internamente? Aiutaci a completare questa sezione!

Specializzazioni, metodi e strumenti

Dibattiti pubblici

Il principale metodo di partecipazione che l'Autorità ha il compito di invocare è il Dibattito pubblico, "un processo di informazione, confronto pubblico e partecipazione" su opere, progetti o interventi che sono di particolare rilevanza per l'ambiente, il territorio, il paesaggio, la società, la cultura della regione o economia. I dibattiti di solito si svolgono nelle fasi preliminari della stesura di un progetto e fanno uso di una serie di strumenti deliberativi per coinvolgere il pubblico, tra cui:

  • La diffusione della documentazione tecnica
  • Testimonianza e incontri con esperti e scienziati
  • Forum tematici, dialoghi o altre forme di discussione tra i cittadini
  • L'uso di Internet e delle nuove tecnologie dell'informazione

I dibattiti pubblici sono obbligatori per le opere che superano i 50 milioni di euro. Al di sotto di questa soglia, spetta all'Autorità valutare il progetto e determinare se impone una consultazione pubblica. Non si può tenere un dibattito su questioni che rientrano nella legge regionale 62 del 2007 ("Quadro referendario regionale previsto dalla Costituzione e dallo statuto") che determina una consultazione pubblica sufficiente per un referendum.

Supporto per processi partecipativi locali

Secondo il Capitolo III della Legge sulla partecipazione regionale (46, 2013), si richiede anche il sostegno economico dei processi di partecipazione locale approvati dall'Autorità per la promozione della partecipazione. La valutazione dell'APP si basa su diverse condizioni e requisiti. In particolare, gli organi o i funzionari interessati devono concordare di tenere conto dei risultati del processo partecipativo nella loro decisione finale o altrimenti di giustificare adeguatamente e pubblicamente i motivi del fallimento o della parziale accettazione dei risultati. Inoltre, il processo partecipativo deve avere un argomento specifico o un ambito ben definito e avere una durata massima di sei mesi. Devono essere utilizzati metodi e strumenti adeguati per garantire la massima inclusività ed espressione di tutti i punti di vista (entro limiti ragionevoli) [2]

Grandi progetti ed eventi

Ad oggi, l'Autorità ha approvato tre dibattiti pubblici:

  • Dibattito pubblico sul previsto sviluppo del porto di Livorno (2015)
  • Dibattito pubblico sull'aeroporto di Firenze (2014-2015)
  • Dibattito pubblico sul restauro delle attività minerarie a Gavorrano (2016)

Inoltre, l'Autorità ha approvato finanziamenti e sostegno regionali per 59 processi partecipativi locali [3].

Analisi e lezioni apprese

Vuoi contribuire con un'analisi di questa organizzazione? Aiutaci a completare questa sezione!

pubblicazioni

Rapporti annuali: http://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47&nome=AUT_RAPPORTI

Comunicati stampa: http://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/comunicati?idc=47

Documentazione completa delle attività: http://www.consiglio.regione.toscana.it/amministrazione-trasparente/

Guarda anche

Voci toscane su Participedia

Riferimenti

[1] http://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47 [

2] Regione Toscana, "L'Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione", http: //www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default? Idc = 47 & nome = PARTECIPA ... [Accessed 10 / 04/2017].

[3] http://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/processi?idc=47 Sito web ufficiale [ITALIANO] http://www.consiglio.regione.toscana.it/oi/default?idc=47&nome = PARTECIPA ...

Appunti

Immagine principale: Eubois SRL Societa di Ingegneria, http://bit.ly/2VXTYC0