Problemi e scopi
Il Comune di Perugia intende dotarsi di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) definito dalle linee guida europee Eltis quale piano strategico di medio-lungo periodo (orizzonte temporale decennale) finalizzato a promuovere un sistema di mobilità in grado di garantire i bisogni di spostamento dei cittadini nelle diverse condizioni sociali, fisiche e biologiche (di età), di ridurre l'inquinamento, le emissioni di gas serra e il consumo di energia aumentando contemporaneamente l'efficienza e l'economicità del trasporto di persone e merci, nonché l'attrattività e la qualità della vita e dell'ambiente urbano (Link 1).
Storia e geografia
Il capoluogo umbro è una città storica distesa su un’altura, in una posizione centrale rispetto alle pianure fertili della Valle di Chiana e della Valle del Tevere umbra. Con il dopoguerra ha visto una rapida e graduale crescita demografica, passando dai 95.310 abitanti del 1951 ai 173.000 attuali (luglio 2017) di cui oltre 20.000 stranieri (circa il 12%). Il suo patrimonio storico artistico richiama molti turisti, così fanno le sedi dell’Università e altri istituti formativi e amministrativi. Altrettanto attraente è il comparto alimentare dove ha sede lo stabilimento della Perugina e molte aziende medie e piccole dell’artigianato e dei servizi. La sua conformazione altimetrica (sopra i 400 m.s.l.) e la dispersione delle sue frazioni storiche e più recenti, le sue strutture urbanistiche medioevali, e le gestioni troppo ottimistiche del passato, hanno generato una mobilità troppo centrata sull’automobile con 70,26 auto ogni 100 abitanti (Comune, 2017i, p. 41), con il 72,9% della modalità di spostamento in auto, rispetto ad un 14% del trasporto pubblico e un 10% a piedi (Ib, p. 40). Anche i dati sull’inquinamento da PM10 si presentano superiori al limite tollerabile per 36 giorni all’anno.
Nella politica locale si registra un cambio di tradizione a sorpresa, nel 2014. Dal 1995 la città è governata dal centro-sinistra, fino al sindaco Wladimiro Boccali. Nel 2014 al primo turno, Boccali, con una ampia coalizione di centro-sinistra prende il 46,5% dei voti e il centro-destra raggiunge il 26%, il Movimento 5 Stelle, in forte crescita rispetto alle precedenti amministrative del 2009, prende 16.225 voti (19,08%). Al secondo turno Boccali però, dei suoi 39.582 voti, ne riconta soltanto 25.666 mentre Romizi, il candidato del centro-destra ne guadagna, superando Boccali con 35.469 voti (58%). Nel programma di Boccali la partecipazione ricorre come termine generico oppure come “forme di partecipazione e confronto a costo zero ma in grado di responsabilizzare la cittadinanza e allargare le scelte e l’azione amministrativa” [...] “come le consulte di quartiere” [2]. Nel programma di Romizi il tema partecipazione ricorre ancora meno e in modo generico. Sul tema mobilità si dedica uno degli ultimi tra i 15 capitoli del programma. Le argomentazioni vanno nel merito delle questioni, non si parla di partecipazione alla definizione del piano. Si critica il minimetrò, una infrastruttura che non è economicamente remunerativa e che ha creato altri problemi agli altri servizi collettivi [3].
Il requisito della partecipazione alla redazione dei piani proviene dalle direttive europee ma è compito dei progettisti e delle amministrazioni locali declinare quella generica richiesta di partecipazione e condivisione del piano in maniera efficace.
Soggetti promotori e finanziatori
Comune di Perugia. Settore mobilità e infrastrutture. Il titolare del piano della mobilità e finanziatore unico.
TPS Pro ingegneria dei trasporti con sede a Perugia e Bologna è incaricata della progettazione delle infrastrutture viabilistiche.
Go-Mobility di Roma, è una società di ingegneria della misurazione del traffico, simulazione e di progettazione di soluzioni di mobilità.
Istituto Superiore di formazione e ricerca per i trasporti (ISFOR) di Roma è un istituto di ricerca creato nel 1994 dalla Fondazione Banca Nazionale delle Comunicazioni - attuale azionista di maggioranza - e dalle Ferrovie dello Stato, per contribuire al rinnovamento del settore della mobilità di persone e merci; compie ricerche, consulenze e formazione.
Non è indicata l’entità finanziaria del processo.
Selezione dei partecipanti
Fase di preparazione. Sono state effettuate interviste a testimoni qualificati ma non è chiaro se tali testimoni siano i capigruppo dei consiglieri comunali (12 gruppi) e siano stati convocati in un tavolo di discussione congiunto. Nel documento metodologico (Comune, 2017g) è presente un elenco-mappatura degli attori invitati ai tavoli (Ib., p. 6), che dovrebbero coincidere con i testimoni privilegiati ma non sono indicati quelli effettivi, dunque non si comprende se nell’elenco vi siano solo gli invitati o i presenti effettivi; 7 tavoli per alcune categorie omogenee di attori (consiglieri di maggioranza, gruppi consiliari, enti, mobilità, imprese e commercio, associazioni residenti, associazioni e professioni). Ci sono le foto in cui la presenza è nutrita e l’elenco-mappatura degli attori invitati ad ogni tavolo, ma non essendoci verbali non è stato possibile rilevare le presenze effettive (Link 1 - Documenti). Tuttavia sono riportate le comunicazione per ogni singolo attore inviate in forma scritta via e-mail in seguito alle discussioni nei tavoli (attraverso la loro lettura è possibile apprendere che si sono svolti nell’aprile 2017) sia autonomamente tramite l’indirizzo visualizzato nelle pagine del sito comunale. Le comunicazioni degli attori che si presentano come Position papers sono 15 (tra cui FIAB Umbria, Legambiente Umbria, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Coop Tassisti di Perugia, BICO Bici Corriere, Minimetrò, Tavolo associazioni centro storico, Sinistra Universitaria, Italia Nostra, Ordine Ingegneri della Provincia di Perugia) e una mezza dozzina di proposte di cittadini (Link 1 - Documenti).
Campagna questionari on-line. Si è richiesto agli “agli addetti delle aziende della zona di Sant'Andrea delel Fratte - la zona industriale più grande di Perugia - di compilare il questionario volto ad indagare le abitudini di spostamento casa-lavoro” (Link 1 - Indagine on-line). Si sono collegati al link per compilare un questionario google 723 utenze di cui sono disponibili i dati dettagliati del campione (p.e. 52% uomini; 47,4% donne); 67% occupati; 33% non occupati; 82% residenti, 18% domiciliati, e così via. Inoltre sono stati indicati le aree di partenza tra: altri comuni (110); periferia (209); semicentro (191) e centro (213). L’indagine non è dato quanto inizia ma si conclude il 9/8/17.
Incontri con esperti e attori. Sono stati realizzati 4 tavoli di discussione, che hanno visto la partecipazione di circa 40 stakeholder in rappresentanza di oltre 30 tra Enti ed Associazioni.
Convegno di presentazione. Sono stati presentati i principali risultati dell’indagine on-line sui cittadini e dei tavoli di discussione degli stakeholder. Il Convegno si è svolto durante la Settimana Europea della Mobilità il 22 settembre 2017. Erano presenti gli attori istituzionali, esperti, attori che hanno partecipato ai tavoli [1]. Le presenze non sono riportate (Link 1 - Processo partecipativo).
Focus su interventi locali. Su 5 nodi critici localizzati sono stati organizzati 3 giornate di incontri pubblici; p.e. il primo, svolto nella frazione di Ponte San Giovanni, era aperto al pubblico con registrazione all’ingresso, vedeva la presenza del Sindaco A. Romizi, l’Assessore alla mobilità C. Casaioli, l’esperto di TPS Pro S. Ciurnelli, il responsabile del procedimento e dirigente del settore mobilità e infrastrutture L. Naldini. L’incontro è stato moderato dall’esperto di Isfort, Luca Trepiedi. Negli incontri successivi di metà novembre 2017, oltre alla presenza di queste figure erano tra i relatori esperti accademici, amministratori o esperti portatori di esperienze di altre città. Non ci sono rapporti sul numero di presenze del pubblico e degli attori (Link 1 - Processo partecipativo).
Metodi e Strumenti
Dialogo strutturato tra stakeholder. “Nella costruzione del PUMS di Perugia è utilizzata una procedura definita «dialogo strutturato tra stakeholder» che prevede la combinazione di strumenti di confronto e di valutazione delle alternative individuabili quali «priorità» tra gli obiettivi generali del PUMS” (Link 1 - Processo partecipativo). La strutturazione del dialogo seguita dai progettisti parte con una fase di ascolto il più possibile aggregata, senza l’utilizzo di metodi che affrontino la mediazione tra le parti (infatti i tavoli sono stati suddivisi per categoria omogena, così come il questionario on-line) senza mettere a confronto interessi e posizioni. Dapprima si rilevano tutte le voci separatamente (con questionari e focus group a categorie omogenee). In una seconda fase le priorità così come ordinate dalle indagini separate vengono poste a confronto, in tavoli di discussione con attori a composizione mista, con un ordine prioritario già abbozzato dal sondaggio sui cittadini e sul quale avviare un confronto “rivolto a definire, attraverso l’analisi multi-criteria, la graduatoria definitiva degli obiettivi, nonché ad individuare un set di indicatori di risultato e monitoraggio degli obiettivi stessi (Comune, 2017g, p. 7).
Incontri pubblici. Si tratta dei classici incontri pubblici con un programma prestabilito in cui si svolgono per un’ora e mezza o due, interventi di figure istituzionali ed esperti, lasciando alla fine gli ultimi 15 minuti, mezz’ora, agli interventi del pubblico e alle conclusioni dell’assessore delegato al tema.
Deliberazione, decisioni e interazione con il pubblico
Attività preparatoria. Il processo è stato avviato con “un intenso processo di consultazione preliminare della cittadinanza sugli obiettivi fondamentali che poi hanno portato alla redazione dei documenti di gara” (Link 1 - Attività preparatorio) per l’affidamento delle attività di indagine e progettuali ai fini della sua implementazione. Non sono però disponibili le date di questo avvio ma la presentazione pubblica in slide (senza data) in cui si illustrano le fasi e gli obiettivi del piano e il capitolato speciale di riferimento per i progettisti (Ib.). Dell’ “intenso processo di consultazione preliminare” sono disponibili i position papers inviati dagli attori (Link 1 - Documenti) ma non i verbali degli incontri.
Schema di PUMS. Si è svolto in due periodi (di cui non sono disponibili le date). Uno preliminare con interviste a testimoni privilegiati ha portato alla versione preliminare dello schema degli obiettivi del PUMS. I contenuti sono suddivisi in “dimensioni della mobilità urbana” e in “obiettivi delle politiche per la mobilità urbana sostenibile, con esempi di possibili interventi”. Le dimensioni sono: Accessibilità, Vivibilità, Sostenibilità Ambientale e Sostenibilità Economica. Per esempio sull’Accessibilità troviamo tra gli obiettivi delle politiche con i relativi esempi: a) aumentare le alternative alla mobilità (mettere in rete tutti i servizi al cittadino e imprese, telelavoro, co-working, ampliare la rete wi-fi comunale, incentivare l’e-commerce, il commercio di prossimità e i prodotti a km zero; b) facilitare gli spostamenti con i mezzi non motorizzati (rete di piste ciclabili, miglioramento marciapiedi, aumento aree pedonali, zone 30 e 20km/h, rimozione barriere architettoniche, piedibus scolastico, bike-to-work, bike sharing, ecc...); c) integrare e ottimizzare gli spostamenti con mezzi pubblici e privati attraverso un migliore utilizzo delle infrastrutture esistenti; d) rafforzare il TPL (trasporto pubblico locale) a servizio di zone industriali, poli didattici e commerciali situati in aree periferiche, nonché nel centro storico (servizi navetta con chiamata per studenti, potenziamento servizi notturni TPL, servizio metro-bus sui principali assi di accesso, cadenziamento orario, integrazione tariffaria tra i vari sistemi, ecc.); e così via, con 5-7 obiettivi (con vari esempi) per ognuna delle 4 dimensioni. La versione finale di questo schema si è consolidata dopo 7 incontri con attori afferenti alle seguenti categorie omogenee: consiglieri di maggioranza, gruppi consiliari, enti, mobilità, imprese e commercio, associazioni residenti, associazioni e professioni. Non ci sono i verbali ma solo lo schema nella sua versione definitiva (Comune di Perugia, 2017a).
Indagine con questionario on-line rivolta ai cittadini. Lo schema è stato utilizzato come quadro per impostare le domande sul questionario on-line rivolto ad un campione di individui, residenti o domiciliati attorno alla frazione perugina di Sant’Andrea delle Fratte, area produttiva-commerciale in cui si recano. Non è dato come sia stata promossa questa campagna, che forme di comunicazione e di contatto sono state utilizzate. Si dice che è stato richiesto agli addetti delle aziende di compilare il questionario, ma dai risultati sembra che essi a loro volta potevano allagare il campione coinvolgendo amici e familiari perché hanno preso parte al sondaggio un alto numero di “non occupati” (237, il 33%). L’indagine si conclude il 9/8/17 ed è disponibile il documento con i risultati quantitativi, con la messa in ordine di priorità degli obiettivi in termini assoluti, per ogni dimensione e per ogni categoria sociale (Comune di Perugia, 2017b) e i risultati qualitativi, con le risposte alle domande aperte (Comune di Perugia, 2017c).
Gli obiettivi che emergono su tutti sono: 1) Rafforzare il TPL a servizio di zone industriali, poli didattici, centri attrattori situati in aree periferiche e nell’area vasta; 2) Ridurre le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera (PM10, CO2, ecc.) generate dai trasporti; 3) Adeguamento del parco autobus e delle infrastrutture di mobilità in generale alle esigenze degli utenti con ridotte capacità motorie permanenti o temporanee; seguono tutti gli altri. Poi vengono fornite graduatorie rispetto ad ogni categoria. P.e. il primo obiettivo dell’aggregato complessivo è lo stesso per le categorie relative alla localizzazione della residenza/domicilio (centro, semicentro, periferie, altri comuni); Lo stesso anche per gli studenti, mentre per gli over 55 il primo obiettivo è “Potenziare e innovare il ruolo del trasporto su rotaia in campo urbano e di area vasta” e quello che era al primo per gli altri “Rafforzare il TPL” va al quinto posto (Comune, 2017b).
Incontro con gli stakeholder. Lo schema definitivo è stato rimesso in discussione con gli attori “in 4 tavoli di discussione che hanno visto la partecipazione di circa 40 stakeholder in rappresentanza di oltre 30 tra Enti ed Associazioni” (Link 1 - Processo partecipativo). In questa sessione i tavoli avevano per tema una delle dimensioni della mobilità (la città più vivibile, la città più accessibile, la città meno inquinata, i trasporti meno costosi); gli attori si sono disposti in base al proprio interesse in maniera autonoma. Il documento riassuntivo è datato 20/9/17 (Comune, 2017d). Il confronto fra priorità dei cittadini e quelle degli attori non combinano alla perfezione ma si avvicinano e si completano. La prima priorità dei cittadini per gli attori è al secondo posto, mentre al primo troviamo il miglioramento “dell’efficienza del trasporto pubblico e la governance del sistema di mobilità”, inoltre al terzo posto, non presente nei primi 5 obiettivi dei cittadini, troviamo la riduzione “del consumo di territorio causato dall’espansione della città” (Comune, 2017d). Dalla sintesi dei curatori è emersa quella che può apparire una contraddizione, ossia che i cittadini vogliono una città più vivibile (meno inquinata) e non vogliono dare più attenzioni all’auto di quante già ne abbia, non la demonizzano, ma non sono nemmeno molto propensi ad “aumentare gli spazi liberi dai mezzi motorizzati”, mettendo questo obiettivo al 16° posto. Questo secondo la sintesi dei curatori si può fare ma solo “a patto generale assunzione di responsabilità dei diversi attori (offerta e domanda) e praticando quanto più possibile innovazioni di «metodo» che abbiamo iniziato a sperimentare in questi mesi” (Comune, 2017h, p. 13-14). Non è stato rilevato l’utilizzo di analisi multi-criteria né di indicatori di risultato né di monitoraggio come previsti dal proposito metodologico (Comune, 2017g, p.7).
Convegno di presentazione dei risultati dell’indagine sulle priorità dei cittadini e degli attori. Si è svolto in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, il 22/9/17, in cui si sono presentati i risultati raggiunti. Erano presenti le autorità, il Direttore del settore “Governo del territorio e paesaggio” della Regione Umbria, i tecnici esperti dello staff di progettazione, ospiti esperti provenienti da altre esperienze pubbliche e private, rappresentanti di attori che avevano partecipato alla fase svolta [1].
Focus su interventi locali. “La procedura partecipata verrà applicata non solo al caso ‘generale’ di definizione delle priorità del PUMS, ma anche a 3 situazioni locali nelle quali si vuole valutare, con il metodo del «dialogo strutturato tra stakeholder», la percorribilità di tre specifici interventi di mobilità. I focus saranno individuati all’interno di 5 nodi critici storicizzati della città. Sono disponibili alcuni dettagli sul focus relativo al collegamento Pieve di Campo - via Volumnia (centro abitato di Ponte San Giovanni), sull’individuazione di un corridoio infrastrutturale in continuità ed in coerenza con gli interventi stradali recentemente realizzati dall’Amministrazione Comunale. L’incontro, svolto sempre secondo le modalità degli incontri pubblici (vedi sopra, Metodi e strumenti) è stato organizzato il 17/11 dalle 16:30 alle 20:00 presso il CVA della frazione di Ponte S. Giovanni. In tale occasione viene illustrato anche uno studio sulle rilevazioni degli spostamenti e ipotesi progettuali come l’introduzione di una il Tram-Treno che sfrutta in parte le linee ferroviarie esistenti, con ipotesi di tracciato e costi (Comune, 2017e). Non ci sono rapporti sul numero e la natura dei partecipanti né il contenuto di eventuali interventi del pubblico.
Un altro paio di questi incontri si tiene il 27/11 presso l’Oratorio di S. Antonio Abate in Corso Bersaglieri nel centro di Perugia. Nel primo si parla di Urban access restrictions e nel secondo di spostamenti casa-scuola. Lo schema è quello degli incontri pubblici; sono disponibili le slide di presentazione degli esperti ma nessun rapporto sul pubblico e le sue reazioni (Link 1 - Processo partecipativo). Nella presentazione viene illustrato anche il risultato dell’indagine sulle scuole della zona di Corso Bersaglieri, con interviste a 3 scuole dell’infanzia e ad 1 scuola media, sugli spostamenti casa-scuola. Il questionario on-line è stato somministrato al 23% dei genitori dei fanciulli delle scuole d’infanzia e al 44% degli alunni sopra i 14 anni della scuola media. Non ci sono numeri assoluti ma solo percentuali. Sono state chieste domande sul come si accompagnano a scuola i figli (il 54% va in auto), sulla percezione di pericolo e i vari tipi (p.e. il traffico elevato è il principale). Inoltre sono stati indagati, con domande di desiderabilità e disponibilità a collaborare, modalità alternative e sostenibili come il servizio di trasporto pubblico scolastico, il car-pooling, la bici, il piedibus, il kiss&ride, tutte alternative che hanno incontrato un relativo riscontro positivo e molti altri dati (Comune, 2017f).
Il sito è aggiornato al 6/12/17 (ril. 15/2/18) e non fornisce ulteriori informazioni. Il PUMS dovrebbe essere ancora in elaborazione.
Influenza, risultati ed effetti
Non è possibile stabilire l’influenza al momento sul PUMS definitivo, ma visto il percorso, fortemente strutturato e seguito dagli amministratori pubblici e dai tecnici competenti, sia del tutto coerente alle analisi e agli obiettivi emersi. Non si sono evidenziate particolari conflittualità o per lo meno non sono date da quanto è disponibile sul sito ufficiale. Non è stato rilevato l’impiego di strumenti multi-criteria, né indicatori di risultato, nè di monitoraggio degli obiettivi.
Analisi e lezioni apprese
Al momento, la comunicazione del percorso è carente per quanto riguarda il principio di trasparenza sui seguenti aspetti, costo del percorso partecipativo e dell’incarico complessivo affidato ai progettisti e su aspetti documentali (verbali dei tavoli), assenza di strumenti dichiarati come l’analisi multi-criteria e il set di indicatori di risultato e di monitoraggio degli obiettivi.
Pare che le fasi preparatorie e di costruzione dello schema degli obiettivi di PUMS abbia svolto una fase implicita di condivisione del percorso con gli attori e abbia condotto ad una sintesi di obiettivi sufficientemente rappresentativa, visto gli oltre 700 questionari compilati dal campione di cittadini. Gli interventi puntuali in aree critiche hanno svolto una importante funzione di sistemazione di dettaglio ma anche qui si notano carenze nella trasparenza e in realtà poco dialogo ma, da come sono impostati gli incontri pubblici, molta comunicazione unilaterale, tecno-ottimistica e persuasiva. A riguardo del livello di inclusività non ci sono riscontri relativamente alla popolazione straniera, mentre sulle disabilità, tra gli attori, era presente un’associazione che tutela gli interessi delle persone non vedenti e ipovedenti.
Fonti secondarie
Comune di Perugia (2017a), PUMS, Versione 1 dello schema di piano, set degli obiettivi tematici > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/04_ObiettiviTematici-1.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017b), PUMS, Obiettivi tematici del nuovo PUMS: l’opinione dei cittadini, 9/8 > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/08_Indagine-ObiettiviTematici.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017c), PUMS, I contributi al PUMS, Suggerimenti raccolti durante l’indagine on-line rivolta ai cittadini sugli obiettivi tematici del PUMS, 13/7 > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/12_IndagineOnLine_Suggerimenti.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017d), PUMS, Obiettivi tematici del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Perugia: l’opinione degli stakeholder, 20/9 > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/09_ValutazioneStakeholder.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017e), PUMS, Mobilità e accessibilità del quadrante urbano di Ponte San Giovanni: dalle criticità alle opportunità, 17/11/17 > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/27_PonteSanGiovanni_17-11-2017.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017f), PUMS, Gli esiti dell’indagine sugli spostamenti casa scuola nel nodo critico storicizzato di Corso Bersaglieri – Porta Pesa, 27/11 > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/34_Presentazione_IndaginiScuole_27-11-2017.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017g), PUMS, Il metodo del “dialogo strutturato tra stakeholder”, 4/5 > http://istituzionale.comune.perugia.it/resources/PUMS/05_Dialogo-Strutturato-PUMS_Perugia.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017h), PUMS, La consultazione dei cittadini come strumento di orientamento del piano – report dei risultati, 22/9 > http://istituzionale.comune.perugia.it/RESOURCES/pums/15_1Convegno_Obiettivi.pdf (ril. 15/2/18).
Comune di Perugia (2017i), PUMS, Report, 12/9 > http://istituzionale.comune.perugia.it/resources/PUMS/10_Report.pdf (ril. 15/2/18).
Link
- PUMS Piano Urbano della Mobilità Sostenibile > http://www.comune.perugia.it/pagine/piano-urbano-della-mobilita-sostenibile (ril. 15/2/18).
Note
[1] Comune di Perugia, Quale mobilità per il Comune di Perugia, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, primi risultati, convengo, 22 settembre, venerdì ore 15:00/19:00, Sala del Consiglio Comunale, Meeting room > http://www.comune.perugia.it/resources/PUMS/13_Programma_ConvegnoPUMS.pdf (ril. 15/2/18).
[2] Programma elettorale del Partito Democratico di Perugia, Elezioni amministrative 25 maggio 2014, p. 16 > http://www.pdperugia.it/installazione_blog/wp-content/uploads/2014/05/Programma-Pd-Perugia.pdf (ril. 15/2/18).
[3] Linee programmatiche di mandato del sindaco Andrea Romizi > http://istituzionale.comune.perugia.it/resources/Sindaco/lineeProgrammaticheSindacoRomizi.pdf (ril. 15/2/18).