Problemi e scopi
“Parco Libera Tutti” è un percorso di co-progettazione partecipata, nato dalla necessità di rigenerare la maggiore area a verde pubblico della città di Certaldo, da tempo in condizioni di sottoutilizzo. L’obiettivo specifico del progetto è la realizzazione di un Parco inclusivo, ovvero uno spazio pubblico attrattivo, senza barriere e ostacoli, progettato per essere accessibile a tutti, senza distinzione di età, capacità motorie, sensoriali o psichiche e dove svolgere attività che educhino all’inclusione sociale e allo scambio intergenerazionale. Allo stesso tempo, il progetto persegue uno scopo di ordine più generale: stimolare nella comunità un dibattito sulla città come luogo di inclusione e collaborazione, dove i cittadini, spinti da un rinnovato senso di appartenenza al proprio territorio, svolgano un ruolo attivo all’interno della società civile. Il progetto, infatti, si è distinto perché risulta inclusivo sia nelle finalità sia nelle modalità di progettazione, che hanno privilegiato una costruzione “dal basso”, grazie al coinvolgimento più ampio possibile della comunità locale.
Storia
Il percorso partecipativo “Parco Libera Tutti” si è svolto nella città di Certaldo, un comune toscano di circa 16.000 abitanti, facente parte della Città Metropolitana di Firenze. Certaldo presenta un alto indice di vecchiaia[1], una forte incidenza di famiglie in condizioni di disagio sociale e un'alta percentuale di residenti stranieri[2]. Tuttavia, si tratta di un contesto caratterizzato da un tessuto associativo estremamente vivace e sviluppato, sensibile a tematiche quali inclusione sociale, assistenza ai disabili e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale.
L’area del progetto, che si estende per circa 30.000 mq, è ubicata a nord della città, in una zona particolarmente adatta a diventare fulcro di rigenerazione e inclusione sociale, grazie a caratteristiche quali: morfologia ideale (area pianeggiante), presenza diffusa di strutture assistenziali, didattiche e sportive, estrazione sociale variegata della popolazione, con molti bambini al di sotto di 14 anni e numerosi over-65[3].
Il progetto si inquadra nell’ambito del programma di manutenzione e riqualificazione degli spazi verdi di Certaldo, che l’Amministrazione comunale sta portando avanti a partire dal 2015[4]. L’area oggetto del progetto è l’ultima e la più grande su cui intervenire. In termini generali, l’attenzione per i temi della socialità e dell’accessibilità rappresenta una delle priorità dell’agenda politica del Comune di Certaldo.
Nel 2015 sono stati realizzati interventi per la manutenzione straordinaria e la sostituzione dei giochi presenti in quattro aree verdi pubbliche del territorio comunale: via Picasso, via Fiorentina, via Trento e piazza Salvo d'Acquisto, per un investimento totale di circa 36.000 euro. Nel 2016 i lavori hanno interessato ulteriori sei aree verdi pubbliche: quella tra viale Matteotti e via Marx, tra via De Amicis e via Cavallotti nella Fattoria di Borgo, in Largo Elsa traversa di via Potente, nei giardini intitolati alla città di Neruruppin situati in via La Pira, sulla salita di via del Castello, e in Certaldo Alto nella piazzetta Alberelli, per una spesa totale di 25.800 euro[5].
“L'Amministrazione prosegue così nel realizzare quanto annunciato ad inizio mandato: la riqualificazione del paese sia con grandi interventi, che con piccole ma importanti manutenzioni straordinarie, come quelle dei giardini pubblici, spazi molto utilizzati da famiglie e bambini, con l'obiettivo di consentire a tutti i nostri bambini di giocare e divertirsi nella massima sicurezza”[6].
Soggetti promotori e finanziatori
Il progetto è nato grazie all’interessamento di alcune associazioni e cooperative locali, che si sono riunite in maniera spontanea, manifestando la forte volontà di intervenire per riqualificare l’area di verde pubblico situata tra via di Canonica e via Fratelli Cervi – spazio da tempo sottoutilizzato.
Nei mesi successivi, tra settembre e dicembre 2016, tale partecipazione dal basso ha stimolato, data la convergenza di interessi, il coinvolgimento di ulteriori realtà associative, il cui ambito di attività spazia tra: disabilità fisica e psichica, invecchiamento attivo, infanzia, interculturalità, sport, scuola e didattica, arte, protezione dell’ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, ecc.
La sollecitazione ad intervenire su quest’area è stata successivamente accolta dall’Amministrazione comunale che, condividendo le istanze portate avanti dalla cittadinanza, ha ritenuto opportuno attivare un percorso di concertazione pubblica. Inoltre, il Comune si è reso disponibile, in qualità di soggetto capofila, ad avanzare una richiesta di sostegno al processo partecipativo ai sensi della Legge regionale sulla partecipazione n. 46/2013. Alla proposta hanno aderito, oltre all’Amministrazione comunale, circa 40 associazioni e cooperative del territorio. L’Autorità per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione, con Deliberazione n. 32 del 5 maggio 2017, ha approvato il progetto “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, assegnando un finanziamento pari a 12.000 euro. Dal rendiconto economico-finanziario delle risorse impiegate, contenuto nella Relazione finale del percorso[7], risulta che il Comune di Certaldo ha contributo a sostenere, nella misura del 40%, le spese relative a “progettazione, gestione e conduzione/facilitazione dei processi”, pari a 10.000 euro. Il costo totale per la realizzazione del processo partecipativo ammonta a 16.000 euro.
Selezione dei partecipanti
“Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo” è un progetto partecipativo aperto a tutti i cittadini, coerentemente con l’approccio plurale ed inclusivo, che costituisce il fulcro di questa esperienza. Il meccanismo di selezione utilizzato è stato, pertanto, quello della “porta aperta”, ossia dell’autoselezione. “I processi partecipativi che si basano sull’autoselezione dei partecipanti sono sostanzialmente aperti a tutti i soggetti interessati; chi partecipa ha deciso di farlo consapevolmente e per sua spontanea volontà”[8].
La fase di avvio del percorso, ai fini di informare e coinvolgere la cittadinanza, si è articolata in una serie di attività:
· elaborazione dei materiali informativi di lancio del percorso partecipativo da distribuire al pubblico, mediante volantinaggio porta a porta e affissione di poster e locandine;
· attivazione di uno spazio dedicato all’interno del portale Open Toscana Partecipa, per dare la possibilità di partecipare, non solo fisicamente, ma anche on-line;
· attivazione di una pagina Facebook, per promuovere il percorso;
· creazione del sito internet dedicato www.parcoliberatutti.it, con informazioni dettagliate sul progetto, sullo stato di avanzamento dei lavori, sugli eventi in programma e sulle donazioni necessarie per raggiungere i traguardi monetari prefissati;
· messa a punto dell’elenco dei soggetti da coinvolgere, attraverso una ricerca di tipo qualitativo, ossia avvalendosi di interviste semi-strutturate con: referenti di associazioni e cooperative del territorio, residenti di lungo periodo, policy maker del Comune di Certaldo, dirigenti degli istituti scolastici locali;
· campagna di comunicazione condotta sul portale istituzionale del Comune di Certaldo www.comunedicertaldo.fi.it e anche attraverso siti web, pagine Facebook e mailing list delle associazioni e cooperative aderenti;
· definizione del calendario delle attività, da diffondere sia mediante i canali tradizionale sia via web;
· organizzazione di un evento di apertura del percorso di co-progettazione, per informare la cittadinanza sul progetto e sulle modalità di partecipazione, nonché per sensibilizzare sul tema dell’inclusione sociale, tutto all’interno di una grande festa, che celebrasse l’inclusione, il divertimento e la voglia di stare insieme; l’evento è stato organizzato in collaborazione con 32 associazioni e cooperative del territorio, che sono intervenute volontariamente, allestendo un loro spazio e proponendo attività ludiche e di intrattenimento per adulti e bambini.
Metodi e strumenti
La prima fase del percorso, dedicata all’ascolto, si è avvalsa dello strumento delle interviste dirette, per individuare, coinvolgere e mappare eventuali criticità, insieme ai principali portatori di interesse; in altre parole, si è voluto creare, attraverso un momento di coinvolgimento personale, un dialogo costruttivo e un legame fiduciario tra “progettisti” e destinatari finali del processo stesso.
Anche la festa di inaugurazione può essere annoverata tra le metodologie utilizzate: essa, avvalendosi di animazione e performance, aveva l’obiettivo di sensibilizzare, informare sul percorso, nonché raccogliere le prime indicazioni utili per organizzare le fasi successive del processo partecipativo. Infine, sono stati allestiti dei Tavoli tematici, ossia una serie di appuntamenti in cui piccoli gruppi di persone si sono confrontate in modo informale, in un clima di ascolto e reciproco sostegno, elaborando, in maniera condivisa, le idee utili all’elaborazione di un progetto di massima per il parco.
Deliberazioni, decisioni e interazione con il pubblico
L’Evento inaugurale, tenutosi in data 2/09/2017, si è svolto sull’area verde oggetto del percorso partecipativo e ha visto la partecipazione di 32 associazioni e di circa 600 cittadini, che hanno interagito vivacemente fra loro, nella cornice di una grande festa, all’insegna del divertimento e della condivisione. Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
· informazione alla cittadinanza sul progetto “Parco Libera Tutti”;
· sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sociale;
· attivazione di una rete di collaborazione fra associazioni e cooperative operanti sul territorio;
· presenza della popolazione in una zona solitamente esclusa dalla vita cittadina;
· dimostrazione delle potenzialità dell’area;
· inizio della campagna di fundraising per la realizzazione del parco: sono stati raccolti 1.800 euro.
Il primo Tavolo tematico (30/09/2017) è stato organizzato proponendo alcune domande da discutere insieme: “Come immagini il parco? Come è fatto? Chi incontri? Cosa trovi?”. Sono intervenute circa 50 persone, di variegata provenienza – professionisti, rappresentanti della scuola, cittadini interessati al progetto, membri di associazioni e molti genitori di bambini in età scolare – che sono state suddivise in quattro tavoli di co-progettazione (A, B, C, D). Come sottolineato nel Report della discussione[9], il clima è stato sempre molto sereno e collaborativo, di reciproco ascolto e confronto. In particolare, il tavolo D, composto prevalentemente da persone appartenenti al mondo dell’associazionismo – con punti di vista e interessi diversi – ha sviluppato una riflessione condivisa fra tutti i partecipanti, con spirito di aggregazione e attenzione ai più disparati temi sociali[10].
Dal dibattito sono emerse numerose proposte, come, ad esempio:
· realizzazione di “punti focali”, per accogliere attività inclusive (punto coperto, orto didattico, punto spettacolo, punto di scambio di libri);
· attenzione per gli aspetti simbolici del parco: nessuna recinzione, cura del verde, assenza di un ingresso principale;
· creazione di un orto sociale, di un giardino sensoriale, di aree per eventi e di una zona Wi-Fi ad accesso libero;
· attenzione per la sicurezza e per l’aspetto naturalistico del parco;
· gestione del parco affidata a una “regia unica”, capace di coordinare le diverse iniziative e attività calendarizzate.
Il secondo appuntamento con i Tavoli tematici (21/10/2017) si è svolto intorno a due temi di discussione:
· “verde inclusivo: attività ludico-ricreativa, e cura dell’ambiente”;
· “canonica ieri oggi e domani: radici storiche e nuove identità”.
Anche in questa occasione, sono intervenute oltre cinquanta persone, che sono state suddivise in tre tavoli (tavolo A – Canonica ieri, oggi e domani; tavoli A e B – verde inclusivo). In particolare, il tavolo della memoria ha visto la partecipazione di molte persone, attratte dalla discussione sulla Villa di Canonica: una struttura ormai in stato di abbandono, ubicata ai bordi del parco, che rappresenta, per gli abitanti di Certaldo, una questione aperta e irrisolta[11].
Il terzo appuntamento con i tavoli tematici (11/11/2017) ha trattato i seguenti temi:
· “sport come momento ricreativo, di socialità e di incontro”: al tavolo hanno partecipato 15 persone (tra cui rappresentanti di associazioni e società sportive) che, in un clima propositivo e cordiale, hanno dimostrato un forte interesse a contribuire al progetto del parco[12];
· “gestione condivisa: un modello di collaborazione per Certaldo”: al tavolo hanno partecipato circa 24 persone: rappresentanti di associazioni, singoli cittadini, un rappresentante dell’Amministrazione, invitato in quanto responsabile del settore manutenzione e, per quasi tutta la durata dell’incontro, sono stati presenti anche Sindaco e Vicesindaco. Il clima si è mantenuto sempre sereno, a tratti più acceso, con un alto livello di coinvolgimento[13].
Il quarto e ultimo appuntamento (25/11/2017) era dedicato esclusivamente ai più piccoli e aveva l'obiettivo di coinvolgere anche i bambini nel progetto di partecipazione, utilizzando allo scopo strumenti di tipo ludico-ricreativo, che consentissero loro di esprimere la propria creatività attraverso gioco, musica, disegno, bricolage e “finzione”. Hanno partecipato più di 30 bambini, accompagnati dai genitori. In particolare, sono state allestite 4 postazioni – a cui era possibile accedere liberamente – dedicate a svariate attività (gioco degli stickers, tavolino di co-progettazione, “trombone delle idee”)[14].
“Vale la pena sottolineare, inoltre, come alcune persone che hanno partecipato agli incontri precedenti, si siano spontaneamente offerte per contribuire ed aiutare nella conduzione della giornata, dimostrando una reale fiducia collaborativa”[15].
Il percorso partecipativo si è concluso in data 28/01/2018 con un evento finale di restituzione, che aveva come obiettivo “festeggiare” i traguardi raggiunti grazie al progetto “Parco Libera Tutti”. In tale occasione, sono stati presentati il Masterplan di progetto e le “Linee guida”: documenti elaborati in base a suggestioni, idee e volontà emerse durante i tavoli di co-progettazione. È stato mostrato, inoltre, un video creato con tutte le immagini fotografiche scattate durante i mesi del percorso, utilizzando come base musicale una canzone scritta, appositamente e in modo spontaneo, da uno dei partecipanti. In generale, la partecipazione è stata numerosa (70 persone) e ha potuto contare anche sulla presenza del Sindaco, che ha manifestato la volontà che il progetto passi al vaglio degli uffici tecnici.
L’intero percorso si è avvalso dell’expertise di facilitatori, ossia di professionisti, esperti in partecipazione, specializzati nel gestire piccoli gruppi e nel favorire l’interazione fra le persone. Nello specifico, è stata incaricata la società “Narrazioni Urbane” di Firenze. Mancano dati per valutare lo sforzo fatto in termini di formazione interna, ai fini di internalizzare il processo partecipativo.
Per quanto riguarda il gradimento del percorso da parte dei partecipanti, è stato somministrato un questionario di valutazione ex-post, durante l’evento finale[16]: in generale, tale strumento ha registrato un elevato livello di gradimento. Nello specifico, a proposito delle principali azioni svolte dai partecipanti, emerge che: il 39% ha “ascoltato interventi e proposte”, il 20% ha “presentato proposte”, il 23% ha “sostenuto proposte di altre persone”, il 18% ha “mobilitato altri a partecipare”; infine, il 59% dei partecipanti ha reputato il clima in cui si è svolto l’intero percorso “molto buono” e il 41% “ottimale”[17].
Influenza, risultati ed effetti
La cospicua partecipazione al processo “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, ha avuto il merito di avviare, all’interno della comunità locale, un vero e proprio dibattito generale e diffuso sui temi della condivisione, dell’accessibilità e dell’inclusività, stimolando, di conseguenza, un rinnovato senso di appartenenza e coesione sociale fra i cittadini. “Il «Parco inclusivo» è diventato un argomento di dibattito riconosciuto e particolarmente sentito dalla comunità, che lo ha fatto proprio”[18]. “La co-progettazione del parco è diventata un simbolo: il simbolo che si può e si deve collaborare per costruire insieme il futuro[19]”.
Da questa presa di coscienza sono scaturite iniziative che vanno al di là dell’oggetto stesso del percorso. Per esempio, l’Amministrazione comunale, riconoscendo l’importanza dei processi di concertazione, ha voluto sperimentare nuovi momenti partecipativi autogestiti: sono stati, infatti, previsti dei tavoli di confronto sia all’interno del percorso di elaborazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) sia per la progettazione del Piano Operativo Comunale (POC).
Il Progetto ha, inoltre, agevolato la conoscenza diretta tra le varie associazioni e cooperative del territorio, facendo emergere la volontà di attivare forme di collaborazione trasversale, anche al di fuori degli obiettivi specifici del progetto.
Tra i risultati ottenuti possiamo annoverare anche il Masterplan di progetto relativo all’area del parco, presentato in occasione dell’evento conclusivo del percorso: si tratta di un progetto di massima, che rappresenta la visualizzazione grafica di tutte le proposte, suggestioni, idee e volontà emerse durante i sei mesi di co-progettazione attraverso i tavoli di lavoro.
Non meno importante risulta la nascita di un “Tavolo permanente”, pensato per seguire i futuri sviluppi del progetto, mantenendo vivo lo stesso spirito di collaborazione. Esso “è il segno tangibile che questo procedimento ha fatto scuola e potrà non solo proseguire su questa tematica, ma essere esteso ad altri temi proprio a partire da questo nucleo e da queste modalità”[20].
Un ulteriore risultato è rappresentato dal fatto che il parco inclusivo di Certaldo può esistere prima ancora di avviare i lavori strutturali progettati. Il percorso, infatti, ha dimostrato che la vera inclusività consiste nel fare insieme delle attività inclusive: associazioni, cooperative e cittadini coinvolti hanno manifestato, fin da subito, la loro disponibilità in tal senso.
L’entusiasmo e la volontà che il sogno del parco diventi un progetto operativo emergono anche dai buoni risultati ottenuti con la campagna di raccolta fondi, attualmente in corso.
In prospettiva futura, possiamo ricordare che, alcune proposte emerse durante le discussioni del tavolo dedicato ai “nuovi modelli di gestione condivisa”, sono state giudicate come un possibile modello da riproporre anche in altre aree comunali.
In conclusione, vale la pena rammentare che il progetto “Parco Libera Tutti” è stato presentato come buona pratica sia al Festival della città accessibile di Foligno[21] sia durante il workshop “Politiche integrate – citta accessibili a tutti”[22], all’interno della III Conferenza Regionale sui diritti delle Persone con disabilità 2017, svoltosi a Campi Bisenzio.
Analisi e lezioni apprese
“I processi partecipativi non sono delle semplici arene in cui formarsi delle opinioni e per definire decisioni, bensì sono anche luoghi di apprendimento individuale e collettivo: attraverso i processi partecipativi viene offerta alle/ai partecipanti l’opportunità di ampliare le loro conoscenze e di aggiornarsi. Inoltre, possono affinare le “competenze democratiche” (democratic skills) come, ad esempio, saper ascoltare e accettare chi la pensa diversamente, tenere conto delle opinioni altrui, argomentare insieme, costruire il consenso, sviluppare un punto di vista comune o anche elaborare strategie per la soluzione dei conflitti. L’utilità personale che deriva da un affinamento delle proprie capacità sociali e comunicative può già rappresentare un obiettivo a sé stante della partecipazione.
Oltre a contribuire al processo di formazione di un punto di vista politico, i processi partecipativi hanno a che fare anche con l’empowerment delle/dei partecipanti, con l’attivazione dell’impegno civico e una mobilitazione a sostegno di una partecipazione attiva alla vita politica”[23].
In questa ottica, il percorso partecipativo “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo", ha favorito proprio la creazione di una visione condivisa, nonché di una capacità progettuale proveniente dal basso, da parte di tutti i cittadini coinvolti, nel comune intento di valorizzare il proprio territorio; ciò è stato possibile creando o restituendo un "senso di apparenza", che ha reso i partecipanti più attenti, consapevoli e anche maggiormente attivi all’interno della sfera pubblica.
Fonti secondarie e link
[1] Dati al 01/01/2017. Nel Comune risiedono 212,1 anziani ogni 100 giovani. Fonte: https://www.tuttitalia.it/toscana/55-certaldo/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/ [ultimo accesso: 02/09/2018].
[2] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 2.
[3] Area densamente abitata, con 200 under-14 e 342 over-65. Fonte: ISTAT, 2011.
[4] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 4.
[5] Fonte: https://www.valdelsa.net/notizia/certaldo-recuperate-altre-6-aree-gioco-dei-giardini-pubblici [ultimo accesso 02/09/2018].
[6] Ibidem.
[7] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 14.
[8] Nanz P., Fritsche M., La partecipazione dei cittadini: un manuale. Metodi partecipativi: protagonisti, opportunità e limiti, Bundeszentrale für politische Bildung, Bonn, 2010.
[9] Report “Tavoli tematici – 1 appuntamento”, 30/09/2017, pp. 3 e 6.
[10] Ibidem, p. 12.
[11] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 7.
[12] Report “Tavoli tematici – 3 appuntamento”, 11/11/2017, p. 3.
[13] Ibidem, p. 6.
[14] Per maggiori dettagli, si veda: Report “Progettazione Junior”, 25/11/2017.
[15] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 8.
[16] Su un totale di 70 partecipanti all’evento conclusivo, sono stati restituiti 44 questionari compilati.
[17] Per maggiori dettagli, si veda: Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, pp. 9-12.
[18] Ibidem, p. 4.
[19] Fonte: http://www.gonews.it/2018/01/29/parco-libera-tutti-certaldo/ [ultimo acesso 03/09/2018].
[20] Relazione finale “Parco Libera Tutti. Un percorso inclusivo a Certaldo”, 2017, p. 12.
[21] In data 22/09/2017. Fonte: http://open.toscana.it/web/parcoliberatutti [ultimo accesso 03/09/2018].
[22] In data 13/10/2017. Fonte: ibidem.
[23] Nanz P., Fritsche M., op. cit., p. 50.case_body_placeholder
· http://open.toscana.it/web/parcoliberatutti/home
· http://open.toscana.it/web/parcoliberatutti/home
· http://open.toscana.it/web/parcoliberatutti/documenti
· http://www.comune.certaldo.fi.it/index.php
· https://www.facebook.com/ParcoLiberaTutti/
· https://www.narrazioniurbane.com/
· http://www.parchipertutti.com/
Note
La maggior parte delle informazioni contenute in questa voce provengono dal materiale informativo, dai report e dalla Relazione finale a cura della società Narrazioni Urbane di Firenze, nonché dalle notizie diffuse dai quotidiani di cronaca locale on-line e dai siti web istituzionali.
Fonte foto:
· http://open.toscana.it/web/parcoliberatutti/home
· https://www.facebook.com/pg/ParcoLiberaTutti/photos/?ref=page_internal