Dati

Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Ambiente
trasporti
Argomenti specifici
Camminare/Mobilità pedonale
Trasporti Pubblici
Diritti dei disabili
Posizione
Piazza del Popolo
Faenza
Emilia-Romagna
48018
Italia
Ambito di influenza
Area metropolitana
File
DOCPP_MOBILITIAMO.pdf
Collegamenti
Pagine dedicate al progetto Mobilitiamo
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Approccio
Co-governance
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Consultare
Numero totale di partecipanti
70
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Misto
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Campione ristretto/forzato (ad esempio: studenti di scuola intervistati durante l'orario scolastico; carcerati, pazienti di ospedale, ecc...).
Demografia dei destinatari (del target)
Persone con disabilità
Organizzazioni degli Stakeholder
Popolazioni indigene
Tipi generali di metodi
Approcci collaborativi
Pianificazione
Tipi generali di strumenti/tecniche
Raccogliere, analizzare e/o sollecitare feedback
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Reclutare o selezionare partecipanti
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Focus Group
The World Café
Sondaggio
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
Entrambi
Tipi di interazione tra i partecipanti
Fare domande e rispondere
Discussione, dialogo o deliberazione
Esprimere solo opinioni/preferenze
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Materiali scritti di sintesi
Metodi decisionali
Sondaggio d'opinione
Generazione di idee
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Relazione pubblica
Tipo di Organizzatore/Manager
Organizzazione non governativa
Finanziatore
Regione Emilia-Romagna
Tipo di finanziatore
Governo regionale
Personale
Volontari
Evidenze empiriche relative all'impatto
No
Valutazione formale
No

CASO

Mobilitiamo - Unione della Romagna Faentina [Italian]

28 ottobre 2019 Scott Fletcher Bowlsby
24 ottobre 2019 alexmengozzi
Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Ambiente
trasporti
Argomenti specifici
Camminare/Mobilità pedonale
Trasporti Pubblici
Diritti dei disabili
Posizione
Piazza del Popolo
Faenza
Emilia-Romagna
48018
Italia
Ambito di influenza
Area metropolitana
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Collegamenti
Pagine dedicate al progetto Mobilitiamo
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Approccio
Co-governance
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Consultare
Numero totale di partecipanti
70
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Misto
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Campione ristretto/forzato (ad esempio: studenti di scuola intervistati durante l'orario scolastico; carcerati, pazienti di ospedale, ecc...).
Demografia dei destinatari (del target)
Persone con disabilità
Organizzazioni degli Stakeholder
Popolazioni indigene
Tipi generali di metodi
Approcci collaborativi
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Tipi generali di strumenti/tecniche
Raccogliere, analizzare e/o sollecitare feedback
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Reclutare o selezionare partecipanti
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Percorso per la definizione partecipata di interventi nell’ambito della mobilità sostenibile per i percorsi casa-lavoro per le aree artigianali e industriali nel territorio della Romagna Faentina.

Problemi e scopo

Il percorso si inserisce nel contesto delle politiche della sostenibilità ambientale, in tutte le sue dimensioni quali: mobilità sostenibile, economia circolare, qualità dell’aria, sicurezza del territorio. Con esso si vuole contribuire alla costruzione e condivisione di una visione di medio periodo sulla mobilità sostenibile casa-lavoro con la comunità nel suo complesso e con gli attori strategici per l’elaborazione di proposte organiche da presentate all’URF (Unione dei Comuni della Romagna Faentina) quali interventi attuativi per promuovere la mobilità sostenibile nei percorsi casa-lavoro del territorio. Le proposte elaborate si fondano sulla corresponsabilità, la condivisione di azioni e l'apprendimento collettivo sul tema della mobilità e sono divenute inoltre un'occasione per sviluppare nella comunità senso di appartenenza. Il processo si colloca nella fase di definizione e di individuazione di interventi attuativi in materia di mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro coerenti anche con le linee di indirizzo del Pums del Comune di Faenza e con le istanze in materia di mobilità sostenibile dei comuni dell’URF. Gli obiettivi posti nel processo partecipativo hanno riguardato tipologie di interventi che si inseriscono nel processo decisionale di redazione/aggiornamento del PUMS e sono: 

  • valorizzare la partecipazione della comunità in tutto il territorio dell’URF; 
  • sollecitare valutazioni da diverse prospettive e produrre idee rispetto alle problematiche oggetto del processo e possibili strategie di risposta; 
  • coinvolgere cittadini e stakeholder strategici nel percorso per la definizione di scenari attuali e la co-costruzione di scenari futuri; 
  • promuovere una maggiore consapevolezza e informazione sui temi della mobilità sostenibile nei cittadini; 
  • avviare un confronto con le imprese artigianali e industriali del territorio sui temi della mobilità sostenibile anche in un’ottica di responsabilità sociale di impresa; 
  • avviare un dialogo con le associazioni del territorio sui bisogni di mobilità di persone con disabilità; 
  • effettuare una rilevazione sugli spostamenti casa-lavoro dell’URF; 
  • realizzare interventi e azioni di animazione e coinvolgimento dei cittadini sul territorio dell’URF di confronto sulle proposte future [1].

Storia e contesto di sfondo

Il documento del progetto in esame, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna secondo la l.r. 15/2018, non è disponibile né sul sito del processo, né su quello del Tecnico di Garanzia della Regione [2] (ril. 24/10/19); non è possibile rilevare la storia del progetto e il suo contesto.

Tradizione politica

Fino al 1994 il comune di Faenza è prevalentemente governato dalla Democrazia Cristiana. Dopodiché, visto il forte radicamento cristiano sociale, i governi successivi rimangono coerentemente in linea con il passato. L’attuale sindaco Malpezzi nelle elezioni del 2015 è stato sostenuto dal Partito Democratico, due liste civiche e Italia dei Valori. 

Entità organizzative, di supporto e finanziatrici

Regione Emilia-Romagna. Con la legge regionale 15/2018 (ex l.r. 3/2010) la regione promuove, sostiene e certifica la qualità dei processi partecipativi del territorio. Attraverso un bando dedicato, ogni anno, valuta la qualità ex-ante dei progetti che fanno domanda e dopo aver stilato una graduatoria in base ai requisiti e alla qualità dei progetti, assegna al richiedente un massimo di 15.000 Euro. In questo caso sono stati richiesti ed assegnati 15.000 Euro. 

Ricercazione Soc. Coop. Sociale, è il soggetto richiedente e responsabile del processo. E’ una cooperativa, nata nel 1987, che si occupa di progettazione e organizzazione di processi partecipativi, ricerca sociologica, gestione di servizi sociali per migranti ed educativi, pratiche di inclusione sociale e consulenza per la responsabilità sociale dell’impresa (Link 1 - Servizi). Si é occupata dell’ideazione, progettazione e facilitazione del processo. Non essendo disponibile il documento di progetto non è possibile rilevare il numero dei componenti dello staff completo.

Unione della Romagna Faentina, è un’autorità locale che aggrega i 6 comuni del comprensorio di Faenza. Costituita nel 2012, svolge tutte le funzioni dei comuni aggregati, la sede è a Faenza e il sindaco ne è anche il presidente. Nel progetto è il titolare della decisione e dunque ha sottoscritto l’impegno a sospendere ogni decisione attinente con il progetto fino al termine del percorso e ha tener conto dei suoi esiti.  

Selezione e reclutamento dei partecipanti

Attività propedeutica al processo partecipativo. Individuazione/mappatura degli attori chiave e degli attori da convocare per il primo incontro del Tavolo di Negoziazione (TdN) e primi contatti con alcuni attori svolti nel mese di marzo/aprile 2019. Sono stati incontrati i seguenti soggetti: assessori all’ambiente dell’URF; referente mobilità RER; referente tavolo associazioni padronali del comprensorio dell’URF; referenti sigle sindacali; referente tavolo ambiente che raccoglie le associazioni ambientaliste dell’URF; Fiab; Legambiente; tavolo disabilità dell’URF. 

Lancio del processo con evento/conferenza stampa (8/1/19). Non è riportato il numero di giornalisti, le testate coinvolte e una rassegna stampa

Tavoli di negoziazione. 6 tavoli dal 11/1 al 11/6/19, in orario serale (18:30 - 20:00) presso la Sala Gialla del Comune di Faenza, hanno visto una presenza decrescente di partecipanti. Dal primo tavolo in cui erano presenti 11 persone rappresentanti di 2 autorità locali (Comune di Faenza e URF) e di 9 attori (quartieri, Tavolo ambiente, Consulta volontariato, Legambiente, Fiab, Anfass; nell’ultimo del 25/6 erano presenti 4 persone, 2 autorità locali e 1 attore soltanto. Sempre facilitati e riportati dallo staff di Ricercazione. 

Primo contatto/mappatura e studio delle aree artigianali e industriali dell’URF svolto in collaborazione con il Servizio mobilità e decoro urbano del settore Polizia Municipale dell'Unione della Romagna Faentina [3].

Rilevazione con questionario degli spostamenti casa lavoro: ▪ questionario on line lanciato il 25 marzo 2019 e chiusa nella prima settima di giugno; ▪ questionario somministrato ai responsabili delle risorse umane delle imprese delle aree artigianali e industriali dell’URF. Circa 600 questionari raccolti. Tuttavia non sono disponibili né i risultati né il modulo del questionario (Link 1 - progetti - Mobilitiamo). 

4 focus group con attori strategici (Associazioni imprese, Tavolo ambiente, Associazione disabili, Imprese del territorio, dal 12/3 al 15/4, che hanno coinvolto rispettivamente: 11, 12, 21, 9 rappresentanti). Almeno al focus “Tavolo ambiente” hanno partecipato anche l’assessore alle politiche ambientali, l’assessore al volontariato.

7 hot spots distribuiti nell’URF (dal 13/4 al 2/6). Gli hot spot consistono nella organizzazione di punti informativi e di promozione del progetto e sono stati organizzati all’interno di eventi di richiamo e grande partecipazione nei territori dell’URF. Agli hot spot era possibile ricevere informazioni sul progetto, sulla mobilità sostenibile, compilare il questionario sugli spostamenti casa-lavoro, ricevere materiali informativi e promozionali.

World café del 18/06/2019 (ore 18:30) aperto alla cittadinanza, organizzato in un loggiato della piazza principale di Faenza. Nell’Instant report non è riportato il numero di partecipanti. Si deduce dalle foto la presenza di circa 20 persone in 4 tavoli, moderati da altrettanti facilitatori e un conduttore generale. 

Momenti partecipativi rivolti agli imprenditori del territorio e realizzati all’interno delle aziende. Non sono fornite maggiori informazioni (p.e. numero di imprenditori e altri collaboratori coinvolti) [4].

Piano di comunicazione di accompagnamento; è stato individuato un corredo grafico [5], alcune pagine web dedicate nel sito di Ricercazione, locandine, volantini, banner per gli hot spot. 

Metodi e strumenti usati

Tavolo di negoziazione (TdN). Previsto dalla ex-legge regionale 3/10 (art. 13) poi abrogata e sostituita dalla 15/2018 (art. 17), si tratta di un gruppo di discussione a cui accedono gli attori per discutere e raggiungere un accordo su un obiettivo comune. Per attori si intendono coloro in grado di mobilitare risorse (positivamente o negativamente) di vario tipo (culturali, economiche, politiche) su una determinata questione. 

L’obiettivo di un TdN può essere:

  • un accordo sul processo partecipativo relativo ad un problema/obiettivo politico comune. L’accordo appunto riguarda l'adesione o l'impegno a partecipare ad un percorso di discussione organizzato su un problema comune; 
  • un accordo sull’obiettivo: in questo caso gli attori, oltre a condividere il processo, propongono diversi scenari sui quali gli stessi attori trovano una mediazione o un compromesso, selezionando un singolo scenario condiviso; in tal caso sarebbe preferibile fare anche un passaggio di verifica allargata con i cittadini attraverso degli strumenti che favoriscono una maggiore rappresentatività;
  • un accordo sul conflitto: in questo caso gli attori propongono diversi scenari sui quali però non trovano concordia. Avendo però accettato il processo partecipativo/deliberativo, vengono coinvolti nella discussione con i cittadini e si impegnano ad accettare l’esito di tale percorso, attraverso strumenti di allargamento della rappresentatività. 

In questo caso, il TdN ha visto la sua partecipazione decrescere nel corso dei 5 incontri, quando in teoria dovrebbe crescere. Servirebbero ulteriori approfondimenti. 

Rilevazione con questionario. La tecnica della rilevazione con questionario è una famiglia di strumenti delle scienze sociali e statistiche classica, molto comune. La metodologia di utilizzo è molto varia e in continuo sviluppo con l’innovazione tecnologica. Oggi infatti è possibile effettuare delle campagne di rilevazione, invitando alla compilazione online in varie situazioni e collezionarne i dati immediatamente. In questo caso è stato utilizzato un questionario online che si è chiesto di compilare tramite inviti per posta e social. Inoltre lo stesso questionario è stato anche somministrato personalmente in alcune aziende dell’area d’intervento e in postazioni (chiamate hot spot) allestite in luoghi pubblici durante feste, sagre, fiere. 

Focus group. Sono modalità molto comuni per riunire un gruppo di persone e avviare con loro una discussione attorno a un tema desiderato, grazie alla conduzione di un moderatore che è chiamato a stimolare la discussione e a verificare che tutti possano esprimere la propria opinione. Attraverso tale metodologia si possono raccogliere pareri diversi, stimolare un confronto tra posizioni diverse ed esplorare diversi punti di vista ovvero arrivare ad un accordo. Per facilitare la discussione si può fare ricorso all’utilizzo di post-it, mappe e fogli, che permettono a coloro che non sono a loro agio nel parlare in pubblico di esporre le proprie opinioni e a coloro che hanno difficoltà di sintesi di riflettere su quale sia il concetto fondamentale che vogliono esprimere. In genere i focus group ospitano 12-14 partecipanti come in questo caso, a parte un incontro che ha ospitato 21 partecipanti. 

World Café - Il WOCA è un metodo interattivo di conversazione che è stato adottato da grandi aziende, governi e comunità in tutto il mondo per animare reti di dialogo collaborativo. I WOCA si basano sul principio che le persone hanno già la saggezza e la creatività necessarie per affrontare le sfide più difficili e possono apprendere molto dalle conversazioni spontanee con persone esterne alla propria organizzazione o ai gruppi che è abituato a frequentare. Perciò nella modalità di discussione si formano dei tavoli di di 4-8 persone. Finita la prima discussione su una domanda posta dall'organizzatore dell'evento, un testimone (o table-host o “oste”) del tavolo rimane fermo mentre gli altri si recano in tavoli diversi. Il testimone registra le idee espresse e le comunica a nuovi ospiti oppure al facilitatore della plenaria prima che inizi la successiva discussione. E così via fino all'esaurimento delle domande. Nel WOCA, di questo caso, sono stati allestiti 4 tavoli e le discussioni sono partite sullo stimolo di 3 domande [6]. 

Cosa è successo: processo, interazione e partecipazione

“Il processo si è svolto ispirandosi alla metodologia della ricerca – azione intesa come metodologia di ricerca generatrice di cambiamento e in cui gli attori coinvolti hanno piena consapevolezza del ruolo che vi stanno agendo” [7]. L’avvio ufficiale del progetto è avvenuto 11 gennaio 2019 con l’insediamento del TdN. Il percorso si è caratterizzato da 3 macro-fasi di realizzazione come da progetto

1) Attività propedeutica al processo partecipativo.

Dapprima è stata convocata una conferenza stampa (8/1/19, di cui non sono disponibili resoconti). Dopo la mappatura degli attori e i primi contatti e la convocazione di un TdN preliminare del 11/1 in cui si è presentato il progetto e si sono condivisi i compiti e la ricerca di altri attori, nel primo TdN del 27/2 è stato illustrato il progetto, si è condiviso e testato il questionario e si sono condivise le modalità per la sua diffusione e per promuoverne la compilazione, cercando di facilitarla per coloro che hanno poca familiarità con l’informatica. I Consigli di quartiere si sono impegnati a dedicare durante i loro incontri un momento specifico al progetto e al questionario e sono state distribuite copie cartacee del questionario da diffondere. Infine si sono condivisi i passaggi successivi e l’organizzazione dei focus group [8]. 

Dopo un primo contatto con imprese è stata effettuata una mappatura nelle aree industriali dell’URF in collaborazione con il Servizio mobilità del settore Polizia Municipale dell’URF (anche di questa attività non sono disponibili resoconti). 

2) Definizione dello scenario attuale e co-costruzione degli scenari futuri.

Per ottenere una rappresentazione dello scenario attuale relativo agli spostamenti casa-lavoro, è stata avviata la campagna di distribuzione e raccolta dei questionari. La campagna è stata lanciata il 25 marzo e chiusa nella prima settimana di giugno 2019. Oltre alla campagna online, i questionari sono stati somministrati (non è indicato come) ai responsabili delle risorse umane delle imprese delle aree industriali dell’URF. 

Inoltre sono stati organizzati 4 focus group con attori strategici, uno per raggruppamento.

a) Focus group con associazioni imprese del comprensorio (12/3/19 - 11 referenti di associazioni delle imprese; di cui non vengono riportate le sigle di appartenenza). I contenuti forniti dai partecipanti sono stati sintetizzati e suddivisi per “questioni emergenti” di ordine generale o puntuale (su mappa), “azioni in corso” da parte istituzionale e da parte delle aziende, e “indicazioni per la continuazione del percorso”, in particolare riferite al tipo di aziende da coinvolgere. Tra gli aspetti positivi del territorio in questione sono stati richiamati: - i tempi di percorrenza nel tragitto casa/lavoro che per almeno il 90% degli occupati non arriva a 30 minuti; - un livello di vivibilità complessivo percepito come accettabile; - la progressiva adozione da parte delle aziende di un orario più compresso possibile, unita a misure tese a ottimizzare i tempi di uscita, così da aumentare il tempo libero a disposizione dei lavoratori, assecondando una diffusa richiesta in questo senso da parte di questi ultimi. Ciò si unisce alla ricerca da parte di molte aziende di servizi e spazi di qualità tesi a migliorare le condizioni lavorative (palestre, mense e piccoli spazi ricreativi). Più critici sembrano gli aspetti legati a: - l’effetto di congestione provocato nelle ore di punta dall’adozione di un orario comune praticamente da parte di tutte le aziende, con entrata alle 8.00 e uscita tra le 17.00 e le 18.00, oltre che con le ferie tutte concentrate nel periodo estivo, e particolarmente in agosto; - un tasso piuttosto alto di infortuni occorsi nel tragitto casa/lavoro, evidentemente in qualche modo collegati alla mole di traffico presente sulle strade; la scarsa propensione, anche per questioni meramente economiche, all’organizzazione da parte delle aziende della mobilità dei propri dipendenti, vista come necessaria e praticabile solo in presenza di grandi numeri. Tra le richieste di tipo generale: - la necessità di provvedere a un piano infrastrutturale di riordino delle viabilità, con l’obiettivo di differenziare i flussi soprattutto in prossimità dei nodi di interscambio (stazioni treno e bus) e degli allacciamenti alla viabilità sovra locale; - l’opportunità di connettere il tema casa/lavoro con quello casa/scuola, vista la frequenza dei viaggi effettuati con più tappe; - l’urgenza di avere uno studio più approfondito dei flussi, e soprattutto degli inquinanti, con dati certi, rispetto ai quali valutare eventuali investimenti sia da parte privata e che pubblica. Questo ultimo punto è particolarmente sentito per il rispetto dei limiti alle emissioni previsti da Europa 2020. Per quanto concerne le indicazioni più puntuali, emerge che i luoghi maggiormente intasati sono tutti distribuiti tra il centro e le aree artigianali a nord della ferrovia [...] I rappresentanti comunali sono intervenuti informando i presenti rispetto alle azioni conoscitive, formative e progettuali-elaborative in atto. In particolare vengono richiamati: - i corsi per mobility manager scolastici, - le campagne di raccolta dati per il Pums (che dovrebbe essere adottato entro l’anno), - il costante sviluppo della rete di piste ciclabili e prossimi interventi infrastrutturali di piccola taglia. Per le tipologie di aziende da coinvolgere sono indicate preferibilmente quelle con più di 40- 50 dipendenti, con attenzione ad aspetti di genere [9].

b) Focus group con associazioni del Tavolo Ambiente dell’URF (12/3/19, Faenza). Le associazioni sono disponibili alla veicolazione/somministrazione dei questionari funzionali allo studio/ricerca sulla mappatura di tratte, flussi e modalità di spostamento casa-lavoro o supporto e collaborazione nell’organizzazione e promozione dei prossimi hotspot e degli eventi cittadini.Si è anche somministrato il questionario ai 12 partecipanti [10]. 

c) Focus group con le associazioni dei disabili (6/4/19, presso Faventia Sales; 21 partecipanti tra rappresentanti delle associazioni e familiari di disabili). Il focus group si è tenuto in occasione di un seminario di formazione rivolto alle famiglie di disabili, e ha visto una presenza piuttosto consistente. La discussione è stata incentrata sostanzialmente sulle criticità percepite da disabili e rispettivi famigliari nella mobilità sul territorio faentino, nonché sulle possibili misure da adottare per rendere meno difficoltosi e più agevoli gli spostamenti. Emergono i fattori di rischio come il traffico automobilistico e le cattive abitudini di guida e di sosta nei passaggi pedonali o nei parcheggi riservati ai disabili. Sono ancora presenti molte barriere architettoniche. La mobilità pubblica offre corse poco frequenti e poco capillari, gli autisti non sanno come comportarsi in presenza di disabili non accompagnati, anche i taxi non forniscono il servizio senza un accompagnatore e non ci sono agevolazioni tariffarie. Sono state avanzate diverse proposte, p.e. l’introduzione di un servizio a chiamata, facilitare l’uso del taxi in autonomia con agevolazioni economiche, incremento delle frequenze delle corse dei minibus elettrici, sensibilizzare gli autisti di bus e taxi (con un confronto con le assicurazioni affinchè il trasporto di un disabile non sia percepito come un carico di maggiore responsabilità) e gli amministratori affinché provvedano all’abbattimento delle barriere architettoniche [11].

d) Focus group con imprese del territorio (6/4/19; 9 referenti di aziende). Il referente comunale ha ricordato inoltre come le aziende siano state già coinvolte nel processo di redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) iniziato nel 2017, ora in via di adozione, con le fasi di osservazioni e di valutazione ambientale strategica che si chiuderanno entro il 2019. Vengono scambiate informazioni ed emergono questioni come quelle relative alla scarsità di mezzi di trasporto pubblico, o alla totale assenza del servizio nelle aree produttive più a nord, oltre l’autostrada. Sembra infatti che la mobilità pubblica sia tarata esclusivamente sulle esigenze scolastiche più che su quelle lavorative. Viene sottoposta dagli organizzatori l’opzione (proposta da Legambiente) di sovvenzionare la mobilità sostenibile dei dipendenti con “assegni welfare” del valore di 1000 euro esentasse erogati da aziende o enti pubblici. L’idea viene ampiamente respinta dai referenti aziendali presenti, a favore piuttosto di incentivi e sgravi fiscale per la costituzione di flotte aziendali elettriche. Il car pooling è considerato un’opzione praticabile solo se attivato tra più aziende localizzate nella stessa area, con un applicativo che permetta l’incrocio tra domanda e offerta di spostamenti in maniera molto flessibile anche per bisogni occasionali. Vengono visti come strumenti di interesse anche la quantificazione dell’impatto ambientale delle aziende, il cui bilancio può beneficiare di progetti di sostenibilità; e le stesse certificazioni ISO che possono valutare positivamente l’adozione di misure per la mobilità aziendale come la realizzazione di sistemi di ricarica di auto elettriche [12].

Per promuovere il progetto sono stati allestiti 7 hot spot (costituiti da un gazebo, tavolini, un banner, volantini) con animatori di Ricercazione in occasioni pubbliche ad alta frequentazione (p.e. Fiera dell’Agricoltura, Musica nelle Aie, Festa Cooperazione, Festa del Patrono). Agli hot spot era possibile ricevere informazioni sul progetto, sulla mobilità sostenibile, compilare il questionario sugli spostamenti casa-lavoro, ricevere materiali informativi e promozionali.

3) Confronto creativo: azioni di confronto su possibili proposte a partire dallo scenario attuale emerso nella fase precedente attraverso diverse metodologie e rivolte alla cittadinanza.

L’evento principale di questa fase è il World Café del 18/6/19 che si è tenuto in Piazza del Popolo a Faenza sotto un loggiato ed ha coinvolto 4 tavoli e circa 20 persone. La discussione nei tavoli è stata stimolata da tre domande:

  1. Come si convince un cittadino ad usare meno l’auto? Quali incentivi? Quali limitazioni? Quali contenuti nelle campagne comunicative? E quali media utilizzare?
  2. Come e dove si deve intervenire per la sicurezza di pedoni e ciclisti? Quali percorsi/tratti di percorso sono prioritari? Come educare gli automobilisti?
  3. Cosa può fare un cittadino per diffondere la sensibilità verso questi temi? Quali azioni individuali e collettive? Quali risorse, spazi, occasioni, media sono a disposizione?

Rispetto alla prima domanda sono tutti d’accordo ad accettare incentivi e limitazioni e vengono citati diversi esempi: premi per chi utilizza la bici (anche nell’orario di lavoro tramite accordi sindacali o servizi a disposizione come la doccia), oppure incentivi economici sui km fatti in bici. Tra le limitazioni viene menzionata la pedonalizzazione di tutto il centro storico con parcheggi di scambio, maggiori tasse a chi utilizza l’auto. Rispetto alla seconda domanda per la sicurezza di pedoni e ciclisti si individuano dei corsi da rendere pedonali prioritariamente. Maggiori attraversamenti ciclabili e una maggiore presenza della Polizia Municipale. Rendere in oltre più sicure le piste ciclabili con una progettazione pensata delle stesse e ripensare le città a misura di bici/pedoni; scivoli al termine delle piste ciclabili Aree di scambio auto/bici Telecamere nelle 30 zone per far rispettare i limiti. Rispetto alla terza domanda su come il cittadino può agire, è stato menzionato l’utilizzo del car-pooling e sharing, un uso più attento dell’auto, non considerare l’auto un mezzo indispensabile, il cittadino come portatore di messaggi funzionali al rispetto delle regole, uso dei social media, valorizzando quanto di utile e produttivo può derivarne anziché colpevolizzare i comportamenti che hanno effetti negativi su ambiente, sicurezza e vivibilità [13].

In questa seconda fase sono anche stati dedicati dei “momenti partecipativi rivolti agli imprenditori, realizzati all’interno delle aziende” [14]. Tuttavia non vengono fornite più informazioni e non sono rilevabili resoconti. 

4) Documento di proposta partecipata [15] - Proposte per il decisore. 

Nell’ultimo TdN del 25/6 é stato illustrato l’Instant report, questo, oltre ai risultati delle attività precedenti già discusse nei precedenti TdN, é stato la base per la redazione della bozza di DocPP che poi è stata letta. Sono state chieste alcune modifiche e poi è stata approvata per l’invio al Tecnico di Garanzia della Regione. Erano presenti soltanto 4 persone (2 rappresentanti dell’amministrazione - URF e comune - e 2 rappresentanti del comitato Fronte comune).

Il percorso tra attori e cittadini ha portato a identificare le seguenti azioni, rispetto alle quali l’Unione dei Comuni, e i Comuni stessi, sono chiamati a pronunciarsi. Le azioni elencate si distinguono in tre categorie rispetto alla loro risoluzione: 

  • azioni che potranno essere acquisite, sviluppate e attuate, nell’ambito dei processi in atto di costruzione di piani di settore (Pums) o di altre forme di programmazione;
  • azioni che comportano una innovazione e/o aggiornamento della strumentazione e delle modalità operative in uso attraverso un lavoro intersettoriale e collaborativo con altri soggetti associativi e/o privati. 

Le disponibilità dal basso, per un cambiamento ‘culturale’ verso una mobilità sostenibile, ci sono, ma necessitano di un ‘supporto motivazionale’ giocato tra incentivi, servizi alternativi, comunicazione, nuovi dispositivi, e, si potrebbe dire, anche di convinzione, costanza e coerenza, da parte degli organi amministravi: 

a) Azioni di rilevazione e analisi

  • Studio dei flussi, e soprattutto degli inquinanti prodotti, con dati che permettano di valutare l’opportunità di investimenti, sia da parte privata che pubblica, per il rispetto dei limiti posti da Europa 2020; 
  • indagine sulle barriere architettoniche esistenti, in modalità partecipata con le associazioni disabili partner del progetto (e relative famiglie);
  • approfondimento dei dati emersi durante il primo step di rilevazione negli spostamenti casa-lavoro e implementazione della rilevazione on line.

b) Azioni sui servizi

  • Qualificazione del servizio taxi attualmente esistente; in linea con la sua funzione pubblica si intende promuovere azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte a facilitarne l’utilizzo a persone con disabilità con maggiore autonomia; 
  • Revisione, possibilmente con ampliamento orario e intensificazione corse, del servizio navetta con minibus tra centro e parcheggi, adeguandolo soprattutto alle necessità di utenti più deboli (disabili…); 
  • Attivazione di modalità per una risoluzione più efficace, rispetto alla segnalazione ai vigili urbani, di comportamenti scorretti tali da rendere pericolosi gli spostamenti a piedi o in bicicletta;
  • Identificazione ed eventuale sviluppo di una app unificante per l’insieme di domanda e offerta di servizi di mobilità, comprensiva di orari TPL, possibilità di prenotazione taxi (anche collettivo) e di supporto alla costituzione di gruppi car-pooling; 
  • Costituzione di un tavolo che veda la partecipazione dei referenti della mobilità sostenibile dell’URF, delle associazioni di categoria e dei mobility manager o referenti mobilità aziendali come luogo di confronto e rilevazione delle criticità nonché di facilitazione della costruzione di proposte condivise promosse dalle imprese per promuovere lo spostamento casa-lavoro;

c) Azioni di informazione e sensibilizzazione

  • Implementazione periodica delle azioni di comunicazione e sensibilizzazione sul tema e adesione alla giornata europea della mobilità sostenibile con promozione alle imprese di progetti sulla mobilità sostenibile nel territorio;

d) Interventi infrastrutturali 

  • Realizzazione nuovi parcheggi scambiatori e riorganizzazione viabilità in zona artigianale; 
  • Presentazione pubblica del piano infrastrutturale, delle opere e altri interventi, con timing di realizzazione nel breve-medio-lungo periodo, mirato alla separazione dei flussi soprattutto in prossimità della zona stazioni fs e bus. 
  • Trasformare le previsioni in strategie, consolidando il dialogo e il confronto con gli interlocutori del territorio, in questo caso ad esempio imprese e scuole, per valutare la variazione di orari di entrata-uscita in funzione di un più efficiente utilizzo delle strade e dei servizi; 
  • Realizzazione di depositi in cui parcheggiare la bici in sicurezza nelle zone industriali e artigianali, in centro storico, in zona mercato, a nei parcheggi scambiatori; 
  • sviluppare un bike-sharing pubblico anche con biciclette con pedalata assistita in cui non è necessario riconsegnare le biciclette nel luogo di prelievo; 
  • Connessione tra le parti esistenti della rete ciclabile, con estensioni, in particolare verso tutta la zona produttiva a nord di Faenza [16].

e) Azioni interne 

  • Supportare la creazione e favorire l’adozione di forme di incentivo all’utilizzo di mezzi sostenibili (es. km percorsi con mezzi sostenibili tramutati in benefit, quali minuti di ferie, sconti … ) [17].

Influenza, risultati ed effetti

Oggetto, obiettivi e risultati del percorso partecipativo riguardano tipologie di interventi che si inseriscono nel processo decisionale di redazione e aggiornamento delle Linee di indirizzo del PUMS del Comune di Faenza. Il Documento di Proposta Partecipata, ottenuta la validazione del Tecnico di Garanzia Regionale sarà sottoposto all’attenzione della Giunta dell’Unione della Romagna Faentina affinché sia recepito. Attraverso il coinvolgimento della Giunta e dei tecnici di riferimento e del Tavolo di negoziazione, sarà redatto il progetto operativo per l’implementazione dei risultati del percorso partecipativo. 

Programma di monitoraggio. L’attività di monitoraggio e di controllo che si intende svolgere successivamente alla conclusione del processo partecipativo per l’accompagnamento dell’attuazione della decisione deliberata dall’ente titolare della decisione prevede il coinvolgimento degli attuali componenti il Tavolo di Negoziazione che potranno svolgere sia attività di monitoraggio della implementazione delle azioni deliberate sia di mantenimento delle azioni di informazione e comunicazione. In particolare, si intende: organizzare Incontri di aggiornamento proposti dal responsabile del progetto al Tavolo di negoziazione per condividere il monitoraggio dei tempi della implementazione delle decisioni; Informative periodiche e specifiche ai componenti del Tavolo di negoziazione, alle realtà organizzate attive sul territorio, alla comunità tutta sui momenti di dibattito dedicati al tema; pubblicazione dei documenti che testimoniano le decisioni assunte (atti di Giunta/Consiglio) e/o il suo avvicendarsi verso l’attuazione dando evidenza di come i contributi del progetto sono stati recepiti nella decisione e nelle scelte dell’Amministrazione e condivisi con gli attori del territorio interessati al tema; Aggiornamento del sito web attraverso una sezione news dedicata agli sviluppi della decisione [18].

Attuazione

Il DocPP è stato inviato per la validazione al Tecnico di Garanzia della Regione il 1/7/19 ma nel sito è caricata soltanto la versione inviata e non ancora validata. 

Non ci sono aggiornamenti sugli atti di recepimento da parte della Giunta, né altre comunicazioni. 


Analisi e lezioni apprese

Trasparenza. Nonostante sia un progetto certificato e sostenuto dalla Regione mancano importanti documentazioni disponibili nelle pagine dedicate, in particolare il progetto, i risultati dei questionari, e altri resoconti di ciò che è stato dichiarato (vedi sopra) e aggiornamenti relativamente al recepimento degli esiti. 

Comunicazione. Le pagine dedicate, inserite nel sito di Ricercazione, non sono facili da raggiungere, inoltre i report del WOCA sono nelle news e non si trovano nella raccolta generale. 

I tentativi di inclusione sono continui ed hanno riscontrato diverse adesioni ma poi si sono drasticamente impoveriti (vedi la dinamica della partecipazione ai TdN). Servirebbero ulteriori approfondimenti per comprendere questo calo di coinvolgimento. Sulla rappresentatività del percorso, incide la vasta campagna di rilevamento con questionari, però non si capisce quale sia stato il contributo contenutistico e demografico, per cui servono ulteriori approfondimenti anche per questo aspetto. 

Vedere anche

- PUMS Perugia - https://participedia.net/case/5217

Riferimenti 

[1] Ricercazione, DocPP Mobilitiamo, Documento di proposta partecipata, 1/7/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/DOCPP_MOBILITIAMO.pdf (ril. 24/10/19).

[2] Regione Emilia-Romagna, Partecipazione, Schede progetti 2018, https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/la-legge-e-il-bando/schede-progetti/2018 (ril. 24/10/19). 

[3] Ricercazione, DocPP, op. cit., p. 5.

[4] Ibidem, p. 7.

[5] Ibidem. 

[6] Ricercazione, WOCA, Instant Report, 18/6/19, Piazza del Popolo, Faenza.

[7] Ricercazione, DocPP, op. cit., p. 5.

[8] Ricercazione, 1° Tdn, Report, 27/2/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/tdn-27_02_2019.pdf (ril. 24/10/19).

[9] Ricercazione, Focus group con le associazioni degli imprenditori, Report, 12/3/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/focus-group-tavolo-imprenditori_-12_03_report.pdf (ril. 24/10/19). 

[10] Ricercazione, Focus group con le associazioni del Tavolo Ambiente, Report, 12/3/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/focus-group_tavolo-ambiente_12_03_report.pdf (ril. 24/10/19). 

[11] Ricercazione, Focus group con le associazioni dei disabili, Report, 6/4/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/focus-group-disabilit%C3%A0_06_04_report.pdf (ril. 24/10/19).

[12] Ricercazione, Focus group con le aziende, Report, 15/4/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/07/focus-group-imprese_-15_04_report.pdf (ril. 24/10/19).

[13] Ricercazione, World Café, Instant report, 18/6/19, http://ricercazione.com/wp-content/uploads/2019/06/WORLD-CAFE_instant-report-_18-giugno_no-foto.pdf (ril. 24/10/19). 

[14] Ricercazione, DocPP, op. cit., p. 7.

[15] Il Documento di proposta partecipata (DocPP), previsto come dalla l.r. 15/2018 (art. 3) è un prodotto atteso obbligatorio per i processi che si sottopongono alla certificazione e al sostegno regionale. Si tratta di un documento finale, che contiene gli esiti del percorso e le proposte per il decisore, per le quali, ha sottoscritto un impegno a render conto e a motivare le proprie scelte formali, che recepiscano o meno i risultati del processo. 

[16] Ricercazione, DocPP, op. cit., p. 10-11.

[17] Ibidem. 

[18] Ibidem, p. 12. 

Collegamenti esterni

1. Ricercazione Società Cooperativa Sociale, http://ricercazione.com/servizi/ (ril. 24/10/19).

Notes