Dati

Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Argomenti specifici
Smaltimento dei rifiuti
Riciclaggio
Sviluppo sostenibile
Posizione
141 Via Cremolino
Roma
Lazio
00166
Italia
Ambito di influenza
Area metropolitana
Collegamenti
pagine dedicate al processo partecipativo sugli impianti di compostaggio di Roma
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Sviluppare le capacità civiche di individui, comunità e/o organizzazioni della società civile
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Prendere, influenzare o contestare le decisioni delle organizzazioni private
Approccio
Co-governance
Co-produzione sotto forma di partenariato e/o contratto con organizzazioni private
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Coinvolgere
Numero totale di partecipanti
150
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti con uno sforzo speciale per reclutare alcuni gruppi
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Nomina
Demografia dei destinatari (del target)
Organizzazioni degli Stakeholder
Funzionari pubblici, dipendenti della pubblica amministrazione
Funzionari pubblici eletti
Tipi generali di metodi
Sviluppo, organizzazione e mobilitazione della comunità
Processo deliberativo e dialogico
Educazione esperienziale e coinvolgente
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Proporre e/o sviluppare politiche, idee e raccomandazioni
Informare, educare e/o sensibilizzare
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Interviste e narrazione polifonica
Analisi SWOT
Ascolto pubblico
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
faccia a faccia
Tipi di interazione tra i partecipanti
Discussione, dialogo o deliberazione
Ascoltare/Guardare come spettatore
Fare domande e rispondere
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Sopralluoghi
Presentazioni dei partecipanti
Presentazioni di esperti
Metodi decisionali
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Relazione pubblica
Audizioni/riunioni pubbliche
Organizzatore/manager principale
Ascolto Attivo SrL
Tipo di Organizzatore/Manager
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
AMA SpA Roma
Tipo di finanziatore
Ente governativo o società di proprietà pubblica
Personale
Volontari
No
Evidenze empiriche relative all'impatto
No
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle capacità civiche
Trasformazione dei conflitti
Cambiamenti nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nel comportamento delle persone
Autori del cambiamento
Organizzazioni degli stakeholder
Esperti
Funzionari pubblici eletti
Valutazione formale
No

CASO

Percorso partecipativo impianti di compostaggio a Roma [Italian]

8 novembre 2019 Scott Fletcher Bowlsby
7 novembre 2019 alexmengozzi
Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Argomenti specifici
Smaltimento dei rifiuti
Riciclaggio
Sviluppo sostenibile
Posizione
141 Via Cremolino
Roma
Lazio
00166
Italia
Ambito di influenza
Area metropolitana
Collegamenti
pagine dedicate al processo partecipativo sugli impianti di compostaggio di Roma
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Sviluppare le capacità civiche di individui, comunità e/o organizzazioni della società civile
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Prendere, influenzare o contestare le decisioni delle organizzazioni private
Approccio
Co-governance
Co-produzione sotto forma di partenariato e/o contratto con organizzazioni private
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Coinvolgere
Numero totale di partecipanti
150
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti con uno sforzo speciale per reclutare alcuni gruppi
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Nomina
Demografia dei destinatari (del target)
Organizzazioni degli Stakeholder
Funzionari pubblici, dipendenti della pubblica amministrazione
Funzionari pubblici eletti
Tipi generali di metodi
Sviluppo, organizzazione e mobilitazione della comunità
Processo deliberativo e dialogico
Educazione esperienziale e coinvolgente
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Proporre e/o sviluppare politiche, idee e raccomandazioni
Informare, educare e/o sensibilizzare
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Interviste e narrazione polifonica
Analisi SWOT
Ascolto pubblico
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
faccia a faccia
Tipi di interazione tra i partecipanti
Discussione, dialogo o deliberazione
Ascoltare/Guardare come spettatore
Fare domande e rispondere
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Sopralluoghi
Presentazioni dei partecipanti
Presentazioni di esperti
Metodi decisionali
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Relazione pubblica
Audizioni/riunioni pubbliche
Organizzatore/manager principale
Ascolto Attivo SrL
Tipo di Organizzatore/Manager
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
AMA SpA Roma
Tipo di finanziatore
Ente governativo o società di proprietà pubblica
Personale
Volontari
No
Evidenze empiriche relative all'impatto
No
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle capacità civiche
Trasformazione dei conflitti
Cambiamenti nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nel comportamento delle persone
Autori del cambiamento
Organizzazioni degli stakeholder
Esperti
Funzionari pubblici eletti
Valutazione formale
No
Questa voce è stata originariamente aggiunta in Inglese. Visualizza questa voce nella sua lingua originale. clicca per maggiori informazioni

L’azienda di gestione dei servizi ambientali di Roma, AMA, deve individuare dei siti disponibili alla localizzazione di 2 impianti di compostaggio (da 60.000 t/a) per affrontare il problema rifiuti, sempre più grave nella capitale, ma la sfiducia dei cittadini è forte.

Problemi e scopo

La questione in esame riguarda in particolare la costruzione di due nuovi impianti di compostaggio aerobico progettati per essere nodi strategici all’interno di una radicale svolta nei metodi di raccolta e trattamento dei rifiuti a Roma, secondo i principi di un approccio a “ciclo integrato” perseguito e promosso dall’Assessore alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale Giuseppina Montanari, che ha fatto della necessità di passare a un approccio di economia circolare il suo leitmotiv [1].

Storia e contesto di sfondo

Il progetto si colloca nella Roma guidata dalla sindaca Virginia Raggi (M5S), in carica dal 22/6/2016. La Raggi vince clamorosamente le elezioni superando il candidato di centrosinistra Giachetti. Sotto i riflettori dei media quotidianamente in generale, sul tema rifiuti la gestione è particolarmente bersagliata da scandali, problemi nella raccolta, e incidenti (incendi negli impianti) ma propone, come previsto dal programma M5S, anche ambiziose svolte ecologiche.

Come ha dichiarato il Presidente di AMA, Lorenzo Bagnacani, nel corso della conferenza stampa del 5 ottobre 2018 che ha dato il via al processo partecipativo: “Il passaggio dalla maxi-discarica chiusa nel 2013 a una capillare raccolta porta a porta e alla trasformazione differenziata dei rifiuti è una svolta che richiede di praticare il paradigma di un’economia circolare”, la cui operatività poggia sulla costante e attiva collaborazione fra le istituzioni e i territori. “Oggi a Roma vengono raccolte 200 mila tonnellate annue di rifiuto umido che vengono trasferite altrove. Questo comporta viaggi e soldi. La decisione di costruire in loco impianti di compostaggio è parte integrante del cambio di paradigma e deve essere attuato ‘in armonia col territorio’. Bisogna tutti assieme costruire le condizioni perché la costruzione di questi impianti sia vista dai territori come un valore aggiunto.

Coerentemente a questo cambio di paradigma AMA aveva consegnato presso gli uffici della Regione Lazio tutta la documentazione relativa ai progetti per la realizzazione degli impianti a Cesano (Municipio XV) e Casal Selce (Municipio XIII), avviando formalmente la procedura di autorizzazione di VIA.

La presentazione della documentazione comporta necessariamente anche l’individuazione di una localizzazione specifica. Localizzazione che, così come ogni altro dato relativo all’impianto, sarà soggetta a verifiche e controlli da parte delle autorità che siedono al tavolo dell’iter autorizzativo, ma che rappresenta uno degli elementi fondamentali più spesso oggetto di conflittualità con i cittadini, specie nel caso di realizzazioni di impianti e infrastrutture.

La scelta da parte di AMA era stata fatta sulla base di una disponibilità data dai Municipi XIII e XV, unici a rispondere alla richiesta dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma Capitale che aveva sollecitato tutti i Municipi a indicare aree idonee nel loro territorio, sulla base di variabili relative alla proprietà (pubblica o privata) e della destinazione d’uso dell’area. Le altre caratteristiche specifiche delle singole aree sono invece state valutate esclusivamente sulla base di dati documentali.

In questa fase i due Municipi interessati hanno organizzato dei primi momenti di coinvolgimento dei territori nel tentativo di aprire un dialogo con la cittadinanza. Incontri in cui - senza le competenze necessarie a gestire in modo professionale la conflittualità nascente - le diverse posizioni invece di dialogare si rinsaldavano e polarizzavano ulteriormente.

Proprio per questo motivo il Municipio XIII ha ritenuto opportuno formalizzare la richiesta di avvio del processo partecipativo con la Risoluzione n°30 del 4 Agosto 2017.

La sensazione, espressa con chiarezza dai cittadini nelle interviste e negli incontri successivi, è quella di essere stati chiamati a esprimersi, ma di non essere stati ascoltati né presi seriamente in considerazione: le richieste di ulteriori informazioni sono state ignorate e le critiche e obiezioni sul merito dei progetti non hanno ottenuto risposte circostanziate. La conseguenza diretta è stata la costituzione di una pluralità di “Comitati per il No” e l’adozione di vie di opposizione formali, con presentazione agli organi competenti di osservazioni e relazioni dettagliate in merito alla localizzazione degli impianti.

È a partire dalla constatazione di questo impasse e della scarsa efficacia del ricorso alle convenzionali assemblee, che, dietro pressione dei presidenti e assessori all’Ambiente dei Municipi XIII e XV, l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale ha proposto ad AMA di ricorrere, tramite un’apposita ricerca di mercato, a un attore terzo, competente in progettazione partecipata e gestione costruttiva dei conflitti.

Quando, a seguito dell’indagine di mercato condotta da AMA, Ascolto Attivo s.r.l. viene coinvolta come terzo facilitatore, competente in progettazione partecipata e gestione costruttiva dei conflitti, il clima di ostilità tra gli attori in campo è tangibile. La mancanza di fiducia, che già di per sé è la cifra che caratterizza in questo periodo storico le relazioni tra cittadini e amministrazioni, in questo caso si radicalizza e si traduce in un atteggiamento pregiudiziale verso il percorso partecipativo vero e proprio. Per alcuni comitati, che si oppongono alla realizzazione dell’impianto di compostaggio, il PP, avviato tardivamente “a scelte già fatte”, è una “farsa” che serve a ratificare quelle scelte [2].

Entità organizzative, di supporto e finanziatrici

Comune di Roma Capitale, Assessorato alla sostenibilità ambientale, Dirigente Massimo De Maio. Ha promosso il percorso attraverso AMA. 

Municipio XIII e XV, sono municipi “distaccati” del Comune di Roma, hanno più poteri delle circoscrizioni, svolgono servizi e curano alcune politiche locali, sono guidati da un presidente ad elezione diretta e 6 assessori. Hanno messo a disposizioni i locali ed hanno collaborato con funzionari e personale eletto.

AMA SpA è una municipalizzata e società per azioni di totale proprietà di Roma Capitale, che gestisce tutto il ciclo integrato dei rifiuti e altri servizi di igiene urbana. Ha finanziato il percorso affidandolo, tramite ricerca di mercato, al consulente esterno: Ascolto Attivo. Non risultano dalle pagine dedicate, collegamenti ai documenti formali di affidamento dell’incarico né la spesa erogata.

Ascolto Attivo SrL è una società di Milano che elabora e sviluppa percorsi di progettazione partecipata, gestione creativa dei conflitti, facilitazione dei processi decisionali e mediazione. La sua fondatrice è la nota antropologa Marianella Sclavi (ex-docente di etnografia urbana al Politecnico di Milano). M. Sclavi, A. Bertello e F. Lattuille di AA, hanno disegnato e facilitato il processo. Non risultano dati sulla remunerazione dell’incarico.

Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione - Auxilium, ha messo a disposizione gratuitamente i locali per l’esposizione/evento finale e contribuito con poster che riportavano frasi del Papa sulla questione ambientale. 

Selezione e reclutamento dei partecipanti

Cabina di Regia (CdR), La Cabina di regia (CdR) è l’organismo che decide i tempi e i modi concreti e contingenti del percorso di progettazione partecipata. È coordinato dalle facilitatrici di Ascolto Attivo e ne fanno parte: rappresentanti degli abitanti individuati attraverso le interviste, esponenti del Comune di Roma, dei Municipi XIII e XV, di Ama, dell’Università di Roma, delle principali associazioni ambientaliste del territorio, in particolare quelle che si occupano di compostaggio e orti urbani. Al nucleo iniziale della

CdR, composta come detto sopra, si sono via via aggiunti esperti

terzi, invitati ad hoc da Ascolto Attivo. Hanno fatto parte in maniera stabile della cabina di regia: Massimo De Maio (Assessorato Sostenibilità Ambientale, Comune di Roma), Roberto Di Palma (Commissione Ambiente Comune di Roma), Pasquale Annunziata (Ass. Ambiente Municipio XV), Emanuele Penna (Ass. Ambiente Municipio XIII), Alberto Confalonieri (CIC), Enzo Favoino (Zero Waste Europe), Fabio Musmeci (AIC), Vincenza Di Malta (AIC Lazio e Città Metropolitana), Raniero Maggini (WWF), Antonio Conti (Zero Waste Roma), Lucia Mosiello (Ass.“Amici del Parco Valusia”), Rodolfo Bosi (Ass. VAS di Roma), Carlo Cellamare, Francesco Montillo e Chiara Tonelli (Facoltà di Architettura e Urbanistica, Università La Sapienza di Roma), Yuri Paolini (ingegnere ambientale), Giuseppe Strazzera (Il Pungolo), Elio Di Lella (Coordinamento dei Comitati), Ersilia Marinelli (Ass. Nova Galeria ed Enea), Matilde Spadaro (ex ass. ambiente Municipio XII), Maurizio Colace (Rinascimento di Roma), Massimo Bagatti (Direttore Operativo AMA), Valentina Cipriano (AMA), Giovanni Petrucciani (AMA). Sono inoltre costantemente state aggiornate sugli sviluppi del processo attraverso la newsletter Flaminia Tosini (Regione Lazio) e Paola Camuccio (Città Metropolitana di Roma) [5].

Interviste per la costruzione della Narrazione polifonica (settembre 2018). Una volta ricevuto l’incarico le conduttrici di Ascolto Attivo (AA) hanno proceduto nella fase di “ascolto del territorio” ad interviste rivolte a figure ritenute autorevoli dalla comunità. I primi contatti sono stati ottenuti dopo un primo confronto con l’assessore all’ambiente del Municipio XIII, Emanuele Penna. sono stati individuati i referenti di associazioni, comitati, gruppi informali maggiormente coinvolti per vicinanza all’area di progetto, con i quali cominciare a costruire una rete di interlocutori. Le interviste sono state realizzate in parte presso la sede del Municipio XIII, in parte presso le sedi delle associazioni e dei gruppi coinvolti [3]. Il gruppo delle persone da intervistare e da coinvolgere si è poi progressivamente ampliato, chiedendo a ciascuna delle persone intervistate di indicare altre figure ritenute significative e in grado di fornire un punto di vista diverso, portando a un maggior equilibrio complessivo [4]. 

Incontri di presentazione pubblica della Narrazione polifonica: 

Un primo incontro di presentazione aperto alla cittadinanza, si è tenuto per il Municipio XIII al Centro Anziani di Casalotti il 22/10/18; l’incontro per il Municipio XV alla parrocchia di Sant’Andrea Apostolo di Osteria Nuova, il 23/10/18 (poi non svolto per contestazioni). Un secondo incontro di chiarimento tra Ascolto Attivo e 12 rappresentanti dei comitati contrari all’impianto di Cesano (sito nel Municipio XV) si è svolto il 5/11 nella medesima sede. 

Incontri di approfondimento della CdR (Municipio XIII, 6/11/18, Parco della Cellulosa), tra rappresentanti dei comitati, AMA, amministratori sui criteri di localizzazione degli impianti. Il 1 dicembre 2018, presso l’Istituto Comprensivo “Enzo Biagi” di Osteria Nuova, volto a condividere ed elaborare con i cittadini, comitati e associazioni interessati alla partecipazione, i contenuti della mostra “Impianti di compostaggio, ciclo integrato e autentica partecipazione” fissata per il 12/1/19. Un ulteriore incontro di approfondimento è stato effettuato il 17/12/18, presso la Pontificia

Facoltà di Scienze dell’Educazione - Auxilium, per esaminare il materiale raccolto e decidere la struttura della mostra.

Sopralluoghi a Casal Selce e Maglianella (Municipio XIII, 16/11/18). Un primo sopralluogo è stato di tipo organizzativo. Un secondo sopralluogo era aperto a tutti i cittadini. Il sopralluogo è stato organizzato e guidato dai rappresentanti dei comitati, con destinazione Casal Selce (ipotesi di impianto compostaggio scelta da AMA) e sito alternativo alla Maglianella (ipotizzato dai comitati). Al sopralluogo hanno partecipato, oltre alle facilitatrici di Ascolto Attivo, una rappresentanza dei comitati, l’assessore all’ambiente del Municipio XIII (Emanuele Penna), l’assessorato all’ambiente del Comune di Roma (Massimo De Maio).

Quartiere AXA (8/1/19), dove la raccolta differenziata sta diventando operativa, con M. Sclavi (AA), Assessore De Maio, alcuni dirigenti AMA e M. Colace (“Rinascimento Roma”). 

La Mostra Partecipata “Impianti di compostaggio, Ciclo Integrato e Autentica Partecipazione” (Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione - Auxilium, 12/1/2019). I pannelli/poster, video, foto, sono stati elaborati e realizzati dai vari attori: comitati, progettisti AMA, un laureando in ingegneria, un cittadino, l’Assessorato alla sostenibilità di Roma, esperienze storiche di partecipazione (Wwf e ed ex-assessori), le suore docenti di Auxilium - Pontificia Università in Scienze dell’educazione. Hanno visitato la mostra “un centinaio di persone” [6].

Restituzione e lettura del documento finale (26/2, Auxilium; 27/2, sede Assessorato Sostenibilità Ambientale). Il documento finale redatto da Ascolto Attivo, “Per una Roma più pulita e civile: compostaggio e arte di ascoltare” è stato presentato e letto in due occasioni senza nessuna obiezione. Nella prima presso Auxilium erano presenti rappresentanti degli abitanti delle due zone interessate e un dirigente di AMA; nel secondo incontro presso la sede dell’Assessorato alla Sostenibilità erano presenti esponenti del Campidoglio e dei due Municipi.

Comunicazione di accompagnamento. Ascolto Attivo (AA) ha messo a disposizione una pagina dedicata al processo nel proprio sito, in cui sono stati caricati tutti i materiali prodotti, i resoconti dei singoli incontri, il calendario degli appuntamenti, le foto, una locandina per ogni iniziativa adatta ai canali social. Sempre AA ha curato una newsletter (9 numeri, dal 17/10/18, fino al 7/1/19) dedicata al progetto che ha raggiunto tutte le persone che si sono registrate agli incontri, la CdR, tutti i contatti esperti e i consiglieri dei municipi; complessivamente 240 indirizzi. Ogni incontro del processo è stato preceduto e seguito da post sulla pagina Facebook di AA e ripetuti dalle pagine degli attori. Come dichiarato nella stessa relazione finale, Comune e AMA hanno riportato qualche notizia ma hanno posizionato le informazioni in pagine raggiungibili solo tramite link diretto, il primo, o in notizie sparse, la seconda. Locandine e cartoline sono state realizzate e distribuite soltanto in occasione del primo incontro per il Municipio XIII, presso il Centro Anziani di Casalotti, e per la mostra del 12 gennaio 2019. In particolare, in quest’ultima occasione, le locandine sono state distribuite e affisse nei negozi della zona: questa semplice attività di promozione ha favorito la partecipazione alla mostra (complessivamente sono state registrate un centinaio di persone), ma soprattutto ha fatto sì che intervenissero persone che fino a quel momento non erano state intercettate. Nella sede del Municipio XIII sono stati sempre affissi i manifesti/locandine degli incontri in programma [7].

Metodi e strumenti usati

Cabina di Regia (CdR) è uno strumento di governance del processo che aggrega almeno un rappresentante per ogni autorità e attore interessati al percorso partecipativo e stabilisce tempi, modi concreti e contingenti del percorso di progettazione partecipata. In questo caso era molto di più che un tavolo sulle modalità di svolgimento del processo, ma è stato più volte, durante gli incontri di approfondimento, un tavolo di confronto tra punti di vista e interessi diversi. 

Interviste in profondità per “Narrazione polifonica”. Sullo stile e ispirazione del metodo etnografico delle “storie di vita”, le interviste realizzate, attraverso il reclutamento a “palla di neve” (chiedendo agli intervistati chi altri si sarebbero dovuti intervistare), hanno fornito gli elementi narrativi per una composizione appunto a più voci della questione rifiuti nelle aree di intervento. E se qualcuno, come spesso succede, alla fine della lettura di queste testimonianze, chiede: “Come mai avete intervistato questi e non me?”, la risposta è: “Se non trova rispecchiata anche la sua esperienza e opinione, ce la

comunichi e la aggiungiamo”. La Narrazione Polifonica è un sistema aperto e la sua forza “rappresentativa” è basata sul dare voce, nella misura del possibile, a tutti i punti di vista, anche a quelli più idiosincratici e a quelli dei più “antipatici” [8].

Incontri di presentazione pubblica e approfondimento. Condotti e facilitati da esperti di ascolto attivo e confronto creativo, sono occasioni di verifica allargata di narrazioni/ricostruzioni di un dibattito, o per il confronto sulla scelta dei criteri di valutazione dei siti idonei all’insediamento degli impianti di compostaggio.

Analisi SWOT. E’ uno strumento molto utilizzato nelle discussioni di gruppo; esso funziona da quadrante di riflessione. In una tabella a doppia entrata - esposta in una lavagna, foglio mobile, diapositiva - vengono inseriti aspetti positivi e negativi rispetto al contesto endogeno ed esogeno di un’attività, un fenomeno. Ogni riquadro assume il titolo di Punti di Forza (Strenghts), Punti deboli (Weaknesses), Opportunità (Opportunities) e Minacce (Threats).

Esposizione partecipata, è un evento multimediale in cui convergono punti di vista, scenari, strategie o sistemi, alternativi di visione/soluzione di un problema. Nel caso in esame ad ogni punto di vista, anche individuale, è stato assegnato uno spazio dove poter esporre il proprio elaborato grafico, video, audio, narrativo.

Sopralluoghi (visite ai siti) Come le passeggiate di quartiere, le visite ai siti permettono uno scambio sulle percezioni e facilitano la comprensione reciproca, rendono più efficiente la comunicazione, il singolo percorso (mentale) individuale tende a conciliarsi più facilmente con quello dell’altro, almeno nella comprensione.

Cosa è successo: processo, interazione e partecipazione

Con l’arrivo delle facilitatrici di Ascolto Attivo nel settembre 2018, si sono tenuti i primi scambi di vedute con i committenti e si è avviato il processo su un percorso stabilito. Il percorso previsto - che come vedremo è cambiato in corso d’opera perché si è dovuto contenere gli obiettivi - iniziava con le interviste a figure ritenute autorevoli dalla comunità e così è stato. 

Ascolto del territorio (settembre 2018). L’approccio della Narrazione polifonica - secondo le conduttrici - favorisce un cambio di atteggiamento, passando da una predominanza dell’urgenza di stabilire chi ha torto o ragione, ad una disponibilità all’ascolto reciproco e alla ricerca di soluzioni inedite e creative. Ogni persona intervistata è stata invitata a raccontare quali sono, sulla base della sua personale e insindacabile esperienza, gli aspetti del territorio e ambiente in cui vive di cui è più fiera e a cui è più affezionata e che andrebbero valorizzati e quali invece sono gli aspetti più critici e problematici ai quali bisognerebbe porre rimedio. Dalle interviste emergono molti aspetti rilevanti: forte congestione di traffico stradale nelle aree dove si propongono gli impianti, sfiducia nei confronti di AMA, diffidenza della popolazione che AMA riesca a gestire la svolta ecologica, non tanto nei confronti del tipo di impianto in sé. Inoltre è emersa chiaramente l’importanza della collaborazione dei cittadini, sia nel conferire correttamente i rifiuti organici destinati agli impianti di compostaggio sia nel partecipare al processo, purché si faccia lo stesso dall’altra parte. Sulle modalità di compostaggio per esempio iniziano già a farsi sentire le proposte dei cittadini, alcuni dei quali, in particolare i rappresentanti di AIC (Ass.ne Italiana Compostaggio), promuovono e vorrebbero accogliere un sito di compostaggio ma che sia di piccole dimensioni e dotato di macchinari adeguati: detto “compost di comunità”.

Cabina di Regia (CdR). Terminate le interviste, grazie a numerosi contatti ottenuti, si costituisce la CdR, l’organismo di governance del processo. Una parte del CdR con le conduttrici presentano il progetto con una conferenza stampa, presso l’assessorato alla sostenibilità di Roma Capitale, il 5/10/18.

Presentazione Narrazione polifonica al Municipio XIII per l’impianto proposto di Casal Selce (22/10/18). Durante questo incontro dopo la presentazione dei risultati, sono state raccolte le indicazioni dei partecipanti e sono emersi due importanti questioni:

  1. la necessità di un confronto approfondito sulla localizzazione dell’impianto;
  2. la reale efficacia del percorso partecipativo.

Sul primo aspetto le questioni che hanno sollevato i cittadini riguardavano: la possibilità di allagamento dell’area; la presenza storica di cava ancora attive; la mancanza di collegamenti stradali primari; il consumo di suolo “vergine”; la vicinanza alla discarica di Malagrotta; la viabilità già congestionata; le preoccupazioni per gli odori. Dall’incontro emerge la disponibilità dei cittadini ad ospitare l’impianto purché non si consumi nuovo suolo, trovando un sito industriale dismesso; oppure dopo interventi di sicurezza anti-dissesto e di adeguamento delle infrastrutture stradali [9].

Da questo momento le iniziative programmate nel percorso sono state “rimodulate [...] prendendo formalmente in considerazione i temi e le esigenze portate dai cittadini” [10].

Anziché puntare sulla mission condivisa del processo partecipativo, sono stati organizzati: un incontro di approfondimento sulle localizzazioni e un sopralluogo a Casal Selce e Maglianella per visitare il sito proposto per l’impianto e un sito alternativo.

Incontro di approfondimento (6/11, Parco della Cellulosa). I partecipanti sono stati invitati a contribuire ad una SWOT analysis. In attesa del sopralluogo al fine di condurre verifiche congiunte sul sito, nell’incontro la discussione si è concentrata sui criteri generali che AMA e abitanti ritengono più adeguati per la scelta della localizzazione. Mentre AMA sottolineava l’importanza di criteri formali come la proprietà pubblica dell’area e la destinazione d’uso che altrimenti comporterebbero un “dispendio finanziario e di tempo non indifferente” [11], i comitati puntavano ad evitare nuovo consumo di suolo e le aree industriali dismesse che proponevano erano vicine al grande raccordo anulare o ai grandi assi viari. 

Sopralluogo a Casal Selce e Maglianella (16/11/18). Durante il sopralluogo a Casal Selce i membri dei comitati hanno portato l’attenzione a constatare la consistenza e la tenuta del terreno, l’ampiezza della superficie prevista dall’impianto, l’ampiezza dell’area considerata a rischio di alluvione e l’area di scavo delle cave, mentre l’assessore del Municipio XIII ha ribadito che l’area di progetto si trova fuori dal rischio alluvione. Alla Maglianella una delle aree alternative, si sono riscontrati gli aspetti positivi già discussi nell’incontro del 6/11 così come quelli negativi: vicinanza del fiume e dell’abitato. 

Presentazione della Narrazione polifonica al Municipio XV (23/10/18, Parrocchia Sant’Andrea, Osteria Nuova). La totale contrarietà dei comitati e delle associazioni dei residenti di Osteria Nuova e Cesano all’impianto era già pervenuta attraverso petizioni e incontri istituzionali prima dell’avvio del processo. Oltre alla inadeguata viabilità, si lamentavano le già problematiche installazioni di Radio Vaticana, il deposito delle scorie radioattive di Enea e le cave estrattive di basalto. Prima dell’incontro un centinaio di manifestanti ha boicottato e impedito “in tutti i modi sia i tentativi di confronto e dialogo proposti dalle facilitatrici che la possibilità di informarsi sul percorso da parte di coloro che non aderivano alla protesta. Nell’occasione [...] un esponente dei manifestanti ha letto e consegnato alle facilitatrici le Osservazioni concernenti l’impianto di compostaggio di Cesano [...]” firmato da 4 comitati, nel quale dichiaravano la propria contrarietà all’impianto e al percorso partecipativo “farsa” [12]. 

Il 5/10 le facilitatrici hanno organizzato un incontro in cui si sono confrontate con 12 rappresentanti dei comitati. Le facilitatrici hanno esposto il loro approccio e il loro ruolo e dall’altro i comitati hanno ribadito la loro totale contrarietà all’impianto ma la “volontà di condividere i criteri di scelta di localizzazioni alternative” [13].

Incontri pubblici di condivisione dei materiali per la mostra partecipata (1/12/18, Ist. Biagi, Osteria Nuova). In questo incontro Ersilia Marinelli (presidente dell’associazione Nova Galeria) ha presentato una proposta alternativa a quella di AMA, basata sulla promozione diffusa del compostaggio di comunità, con mini-impianti da da 250 - 1000 t/anno, da posizionare in quartieri residenziali e aziende agricole. Questo scenario prevede anche impianti da 15.000 t/a in siti serviti da raccordo anulare e autostrada e distanti dalle abitazioni. La discussione sui vantaggi e svantaggi delle compostiere di comunità ha appassionato i presenti. Il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale ha espresso il suo dissenso, considerando il fatto che ogni quartiere produce 40.000 t/a di frazione organica non è possibile trattarli senza impianti di grandi dimensioni. Era presente anche il presidente di AIC (Ass.ne Italiana Compostaggio) che ha illustrato le caratteristiche del compostaggio di comunità. 

Un secondo incontro collettivo dei 2 municipi, preparatorio della mostra, si è tenuto presso i locali dell’Istituto Pontificio di scienze dell’educazione Auxilium, il 18/12/18. In tale occasione i materiali dei diversi attori (municipi, comitati, AMA, singoli cittadini, associazioni) sono stati raccolti ed esposti nei vari spazi. 

La mostra partecipata “Impianti di compostaggio, ciclo integrato, autentica partecipazione” (12/1/2019, Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione - Auxilium). Sono stati allestiti 20 pannelli/poster da altrettanti attori (qualcuno individuale) che hanno presentato a tutti gli altri il proprio video, poster o foto. Tra gli altri c’erano anche nuovi esperti sul tema di rilievo nazionale che hanno ampliato la CdR. Inoltre l’evento ha avuto complessivamente un centinaio di presenze. I temi si erano meno polarizzati e la ricchezza di contenuti su più aspetti della questione ampliava il quadro e lo rendeva più complesso. In poche parole si volevano rinegoziare le questioni, pur mantenendo entrambi la condivisione del cambiamento di paradigma verso un ciclo dei rifiuti integrato e un economia circolare. E questo poi ha condotto verso il termine del lavoro, lasciando i partecipanti con alcune proposte sulle quali il confronto creativo avrebbe potuto proseguire il suo percorso. 

“L’inaugurazione della mostra si è conclusa con un intervento di Massimo De Maio, in rappresentanza dell’Assessorato alla Soste-

nibilità Ambientale e della Giunta di Roma Capitale, che nel ribadire il suo apprezzamento per il cammino compiuto e l’impegno a farne la base dei passi successivi, ha anche auspicato che una mostra di questo tipo e con questo taglio, venga in un vicino futuro riproposta come un’iniziativa rivolta all’intera cittadinanza, in un’opportuna sede centrale” [14].

Documento finale (febbraio 2019). Nel documento finale, curato da AA, vengono riportati alcuni aspetti di metodo e alcuni di contenuto. Il documento è una sintesi del lavoro svolto ma incorpora anche evidenti considerazioni e interpretazioni etnografiche delle curatrici. Il testo è stato letto in due occasioni di fronte ad una rappresentanza di abitanti e amministratori e non sono state riscontrate obiezioni. Sugli aspetti di metodo si fa notare chiaramente che:

  • Il dialogo e la collaborazione sono aspetti vitali per la buona riuscita della gestione dei rifiuti secondo un’ottica di economia circolare e differenziazione spinta. Perché questo avvenga è necessario garantire trasparenza e autonomia organizzativa decentrata affinché ogni comunità possa adeguare gli obiettivi e le strategie al proprio contesto territoriale.
  • Il processo è partito tardi e questo ha peggiorato le relazioni e la fiducia dei cittadini, portandoli a rivendicare il ritiro dei progetti di AMA come condizione per l’avvio del dialogo.

Sul contenuto, gli aspetti più controversi sono:

  • Il compostaggio familiare e di comunità sono indicati come scelte prioritarie valoriali, nel senso che la loro diffusione in collaborazione con tutti gli attori, può generare un clima culturale e di fiducia trainante. 
  • Ogni municipio di Roma ha la dimensione di una città medio-grande e produce 40.000 t/a di organico; l’obiezione ricorrente è per quale motivo non si è puntato a realizzare un impianto per municipio anziché due soli grandi per più municipi? Questo tipo di strategia appare più ragionevole sia per evitare sensazioni discriminatorie nei confronti degli abitanti di certi quartieri sia perché - se accoppiato al compostaggio di comunità - potrebbe rendere ogni municipio autonomo di dimensionare il proprio impianto centralizzato in base ai risultati dei piccoli impianti di comunità, godendo di impianti più piccoli e minor traffico di mezzi.
  • Per AMA i principali requisiti di localizzazione erano la proprietà dell’area e la destinazione d’uso mentre per i comitati si doveva evitare nuovo consumo di suolo e valutare la dotazione infrastrutturale, viaria soprattutto, e la lontananza dall’abitato. Inoltre ogni singola area andava valutata con sopralluoghi congiunti e non solo sulla carta e i dati documentali.
  • C’è stato interesse da parte di tutti verso le esperienze di controllo partecipativo (con organismi che includono rappresentanti dei comitati e dei residenti) dell’operatività e delle emissioni degli impianti (p.e. Etra a Bassano del Grappa e Silea ad Annone). 
  • E’ stato riconosciuta l’importanza di assegnare dei vantaggi diretti alle comunità che ospitano tali impianti (p.e. sconti sulla tassa dei rifiuti, interventi sulle opere primarie, ecc.) e che siano gli abitanti stessi a proporre le contropartite attraverso strumenti di partecipazione consolidati [15].

Influenza, risultati ed effetti

Non ci sono comunicazioni nelle pagine del processo relative al monitoraggio degli effetti del processo. Dalla cronaca, è facilmente riscontrabile come il problema rifiuti si è sempre più aggravato, alcune scuole minacciano la chiusura e il cda di AMA dopo essersi dimesso in febbraio ha avuto altri avvicendamenti. Gli impianti in progetto non sono stati costruiti perché bocciati in Conferenza dei Servizi (avevano intrapreso la procedura di VIA) dagli uffici comunali e dalla Soprintendenza il 17/5/19 [16].

Attualmente l’ad di AMA SpA è Stefano Donnarumma che nell’ottobre 2019 ha proposto la distribuzione di 250 mini-impianti di compostaggio entro il 2022 da 1.000 t/a ciascuno, per aziende, aeroporti, servizi pubblici e centri commerciali. Nello stesso tempo propone anche il potenziamento dell’inceneritore AMA di San Vittore (Frosinone) [17]. 

Analisi e lezioni apprese

Tutto il percorso è documentato, per la trasparenza, mancano soltanto i documenti di affidamento dell’incarico che attestano la ricerca di mercato e il compenso corrisposto da AMA SpA ad AA SrL. Il percorso ha contemplato una fase di condivisione nella fase immediatamente successiva a quella iniziale di ascolto, rimodulando anche il percorso sulla base delle domande dei cittadini. La facilitazione è subentrata in una situazione di tensione pregressa ma è riuscita a rimediare e a riaprire il dialogo con tangibili risultati. La rappresentatività è stata ampliata negli attori e nella ricchezza delle posizioni - invitando esperti ed esponenti di organizzazioni di rilievo nazionale - meno per quel che riguarda la cittadinanza coinvolta. 

Effetti del processo. Ancora una volta le amministrazioni pubbliche hanno dato prova di quanto le loro competenze decisionali e di implementazione siano contraddittorie e incapaci di utilizzare, recuperare, capitalizzare i risultati di un processo partecipativo come questo e purtroppo i facilitatori hanno mancato di prevedere un monitoraggio degli effetti a breve, medio termine del processo. Ai ricercatori toccherebbe di dimostrare quale impatto può ricadere sull’apprezzamento e la desiderabilità sociale di partecipazione pubblica dopo percorsi con esiti di questo tipo. 

Vedere anche

- Biopiattaforma Lab, Sesto San Giovanni (Milano), https://participedia.net/case/6148

Riferimenti

[1] Ascolto Attivo, Per una Roma più pulita e civile: compostaggio e arte di ascoltare Percorso partecipativo intrapreso su proposta dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale e dei Municipi XIII e XV su incarico di AMA, set ’18 - feb 2019, https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1nf0si9OW5dSq9HlauUrMTzDUGL0rLWfA (ril. 5/11/19).

[2] Ibidem, pp. 6:8.

[3] Ib., p. 22.

[4] Ib., p. 23.

[5] Ib., p. 19-20.

[6] Ib., p. 44.

[7] Ib., p. 43.

[8] Ib., p. 15.

[9] Ib., p. 24-25.

[10] Ib., p. 26.

[11] Ib.

[12] Ib., p. 30.

[13] Ib., p. 31. 

[14] Ib., p. 40.

[15] Ib., p.49-50.

[16] Mechelli, S., Rifiuti, il piano grillino resta nel libro dei sogni: così Roma rischia futuro in emergenza, Roma Today, 17/5/19, http://www.romatoday.it/politica/bocciati-impianti-cesano-casal-selce-piano-rifiuti.html (ril. 7/11/19).

[17] Evangelisti, M., Rifiuti, ecco 250 mini-impianti e un nuovo piano per San Vittore, Il Messaggero, 9/10/19, https://www.ilmessaggero.it/roma/news/rifiuti_roma_ama_mini_impianti_piano_san_vittore_progetto_acea-4786679.html (ril. 7/11/19).

Collegamenti esterni

1. Ascolto Attivo, Percorso partecipativo impianti di compostaggio a Roma, https://www.ascoltoattivo.net/progetti/progettazione-partecipata/compostaggio-e-arte-di-ascoltare/ (ril. 7/11/19). 

Note