Dati

Questioni generali
Ambiente
Energia
Pianificazione & Sviluppo
Argomenti specifici
Energie rinnovabili e alternative
Sviluppo sostenibile
Smaltimento dei rifiuti
Posizione
18 Corso Giovanni Randaccio
Vercelli
Piemonte
13100
Italia
Ambito di influenza
Regionale
Collegamenti
Sito del progetto Enerver di Polioli Bioenegy, Vercelli
Data di inizio
In corso
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni delle organizzazioni private
Approccio
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Consultare
Numero totale di partecipanti
50
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti
Tipi generali di metodi
Riunioni pubbliche
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Informare, educare e/o sensibilizzare
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Focus Group
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
faccia a faccia
Tipi di interazione tra i partecipanti
Fare domande e rispondere
Ascoltare/Guardare come spettatore
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Presentazioni di esperti
Presentazioni video
Metodi decisionali
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Nuovi media
Media tradizionali
Organizzatore/manager principale
Ascolto Attivo SrL
Tipo di Organizzatore/Manager
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
Polioli Bioenergy Srl
Tipo di finanziatore
Attività a scopo di lucro
Personale
Volontari
No
Evidenze empiriche relative all'impatto
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nel comportamento delle persone
Autori del cambiamento
Pubblico laico
Valutazione formale
No

CASO

Enerver - Vercelli [Italian]

26 luglio 2020 Jaskiran Gakhal, Participedia Team
15 luglio 2020 alexmengozzi
14 luglio 2020 alexmengozzi
Questioni generali
Ambiente
Energia
Pianificazione & Sviluppo
Argomenti specifici
Energie rinnovabili e alternative
Sviluppo sostenibile
Smaltimento dei rifiuti
Posizione
18 Corso Giovanni Randaccio
Vercelli
Piemonte
13100
Italia
Ambito di influenza
Regionale
Collegamenti
Sito del progetto Enerver di Polioli Bioenegy, Vercelli
Data di inizio
In corso
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni delle organizzazioni private
Approccio
Consultazione
Scala della partecipazione pubblica
Consultare
Numero totale di partecipanti
50
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti
Tipi generali di metodi
Riunioni pubbliche
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Informare, educare e/o sensibilizzare
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Focus Group
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
faccia a faccia
Tipi di interazione tra i partecipanti
Fare domande e rispondere
Ascoltare/Guardare come spettatore
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Presentazioni di esperti
Presentazioni video
Metodi decisionali
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Nuovi media
Media tradizionali
Organizzatore/manager principale
Ascolto Attivo SrL
Tipo di Organizzatore/Manager
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
Polioli Bioenergy Srl
Tipo di finanziatore
Attività a scopo di lucro
Personale
Volontari
No
Evidenze empiriche relative all'impatto
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle conoscenze, negli atteggiamenti e nel comportamento delle persone
Autori del cambiamento
Pubblico laico
Valutazione formale
No
Questa voce è stata originariamente aggiunta in Inglese. Visualizza questa voce nella sua lingua originale. clicca per maggiori informazioni

Il progetto Enerver, situato nell’area industriale di Vercelli, prevede la costruzione di un impianto di gestione della frazione organica dei rifiuti per la produzione di compost e biometano. Il proponente, Polioli Bioenergy, ha deciso di investire su un percorso partecipativo.

Problemi e scopo

Enerver è il nome di un progetto di “costruzione di un impianto per il trattamento e la trasformazione dell’umido organico in biometano avanzato e compost di qualità nella zona industriale di Vercelli“ (Link 1 - Obiettivi del progetto). Con le parole dell’Amministratore Delegato Giacomo Bombardieri, è stata “presentata un’idea green, che cresce con il territorio e si inserisce nel modello di riduzione degli sprechi e del recupero energetico. L’efficienza dell’impianto porterà concrete ricadute sull’intero comprensorio industriale e sull’intero territorio vercellese” (Ib.). 

Il problema rifiuti diventa con il tempo e l’esaurimento delle discariche sempre più di complessa soluzione. La raccolta separata della frazione organica è uno degli obiettivi principali della strategia europea e delle politiche nazionali. Con il trattamento separato dell’organico si punta a ridurre oltre il 50% dei rifiuti urbani. Tuttavia la crescita di questa frazione è in costante crescita. In Piemonte nel 2017 sono state prodotte 409.500 tonnellate di rifiuti tra organico e frazione verde (sfalci, potature) e secondo le proiezioni Ispra 2018, tali frazioni aumenteranno del 7% entro il 2025 e secondo Polioli Srl un “aumento costante rappresenta un problema ambientale che non può essere risolto con le tecnologie e gli impianti attuali” (Ib., La risorsa). 

Cronologia e contesto di sfondo

Alla vigilia dell’avvio della campagna di comunicazione e coinvolgimento della cittadinanza, il 6/12/2019 per il progetto. Dalla cronaca di stampa pare che l’azienda abbia “l’azienda sottopone alla Provincia di Vercelli la richiesta di avvio dell’iter autorizzativoscelto un approccio diverso rispetto a quello di febbraio, quando era stato presentato (e poi ritirato) lo stesso progetto. Questa volta si passa attraverso una maggiore trasparenza e dialogo con la cittadinanza” [1]. 

Secondo i proponenti l’area di Vercelli, come tutto il Piemonte, sta vivendo una lunga fase di deindustrializzazione, per cui molte aziende industriali sono chiuse e i siti in stato di abbandono e degrado [2]. Il futuro, sul quale l’area si sta da tempo riorientando è la logistica, grazie alla sua posizione strategica scarsamente congestionata e alla buona qualità delle infrastrutture stradali, di depurazione delle acque e della rete del gas [3]. 

Il sito del futuro stabilimento si trova in un vasto lotto inutilizzato situato nella zona industriale di Vercelli, in parte ancora occupato e comunque adiacente agli impianti della ex-Polioli, una storica grande azienda chimica. Nella documentazione del caso non sono state rilevate informazioni sulla storia di questa impresa e non è chiaro se in parte sia ancora attiva né che rapporto di contiguità via sia, oltre al nome, tra l’azienda storica di Vercelli e la nuova Polioli Bioenergy con sede a Bergamo così come la Polioli Biowaste sempre con la stessa sede. Tutto quello che si può rilevare sulla storia di Polioli, ex e new, non si è infatti dotata di un proprio sito web, è quanto emerso dal secondo incontro pubblico, in cui “Giacomo Bombardieri, attuale amministratore delegato di Polioli Bioenergy, ha sottolineato come la proprietà e l’organo di controllo delle due società siano diversi, così come radicalmente diversa è l’attività di Polioli Bioenergy rispetto a quella della ex Polioli, attuale Alcoplast. L’iniziativa di Enerver si colloca nell’ambito della trasformazione di rifiuti [...], scarti agroalimentari e sterpaglie, e nulla ha a che vedere con l’attività chimica di Alcoplast. Con Alcoplast verranno condivise infrastrutture, servizi generali di gestione del sito nonché ottimizzazioni in termini energetici, ma le due attività saranno assolutamente divise ed indipendenti” [4].

La tradizione politica del dopoguerra, seppur in presenza di una DC maggioritaria, è di sinistra con un PCI dominante fiancheggiato da altre forze come socialisti e socialdemocratici. Dal 1993 si riscontra un’alternanza aggiornata al 2019 con la vittoria della lista di centrodestra guidata dall’attuale sindaco Andrea Corsaro (41,9% al primo turno e 54,8 al secondo), già titolare di due mandati dal 2004 al 2014, subentrato al sindaco uscente e ricandidato Maura Forte del centrosinistra, che nel 2014 aveva ottenuto oltre il 35% al primo turno e il 65 al secondo. 

Organizzazione, supporto e finanziamento

Polioli Bioenergy Srl è una newcompany nata a Bergamo nel 2018, che unisce quattro società italiane operanti nel settore chimico e dell’energia: GSquared Spa, Tekne Bio Srl, Falmar Chimica Srl, Biological Care Srl. Proponente del progetto e finanziatore del percorso di dialogo e confronto con il territorio. L’azienda ha coinvolto il suo AD G. Bombardieri, il direttore tecnico Federico Frascari e una figura di supporto collegata in videoconferenza dalla Sardegna, Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo, La società non dispone di un proprio sito web. Non è data l’entità finanziaria del costo del percorso.

Ascolto Attivo Srl è una società di facilitazione con sede a Milano, fondata dalla prof.sa Marianella Sclavi. Sul caso hanno coordinato e supervisionato Agnese Bertello e Stefania Lattuille di Ascolto Attivo, oltre a 3 collaboratori esterni per moderare il lavoro nei 3 gruppi che si è tenuto nel primo incontro del 16/12/19. Non è dato l’importo della prestazione né la modalità di selezione adottata dal committente. 

Provincia di Vercelli è il titolare della decisione relativa al procedimento di Autorizzazione Unica, VIA, AIA e VAS, obbligatorie per la messa in esercizio di impianti di smaltimento rifiuti o di produzione di energia da rifiuti. Pare che l’ente non si interessi, se non indirettamente, al processo.

Reclutamento e selezione dei partecipanti

Sono stati organizzati due incontri pubblici (il 16 dicembre 2019 e il 21 gennaio 2020) presso la sala Cnos Fap di Vercelli. In essi erano presenti in qualità di presentatori e relatori:

  • AD di Polioli Bioenergy, G. Bombardieri,
  • Direzione tecnica del progetto, F. Frascari e A. Chiabrando,
  • Segretario generale aggiunto dell’Unione del Mediterraneo, G. Mastrojeni (via teleconferenza),
  • Facilitatrici di Ascolto Attivo, A. Bertello e S. Lattuille, con 3 collaboratori.

Non è dato il piano pubblicitario degli incontri, né il numero di partecipanti al primo incontro, mentre al secondo incontro viene dichiarata la presenza di 30 persone. 

I partecipanti, al primo incontro, hanno manifestato la propria “delusione per la scarsa partecipazione della comunità. Il problema è stato ampiamente dibattuto in campagna elettorale e ha trovato molto spazio sui media locali; secondo i partecipanti, esauritasi la spinta politica elettorale iniziale, la tematica ha perso progressivamente l’attenzione. I partecipanti hanno espresso la richiesta di pubblicizzare maggiormente questi eventi perché possano partecipare più persone [6].

Non risulta dai verbali degli incontri alcuna presenza di amministratori o funzionari pubblici della Provincia né di altri enti. Dalle dichiarazioni dell’AD di Polioli, risulta che il progetto era stato già presentato nel febbraio 2019, poi subito ritirato prima che iniziasse l’iter autorizzativo. Al tempo insorsero polemiche da parte di esponenti politici impegnati in campagna elettorale [5]. Si è deciso così di ripresentarlo nel dicembre 2019 con un approccio comunicativo più organizzato. 

Metodi e strumenti utilizzati

Tavoli di lavoro tematici. Si tratta di gruppi di discussione (focus group in inglese) guidati da un facilitatore in cui i partecipanti pongono domande, esprimono dubbi e discutono su temi di comune interesse. Nel caso, i gruppi si sono formati dopo una presentazione in plenaria dei proponenti e si sono suddivisi sulla base dei dati tecnici ed economici. Infine le sintesi delle discussioni di ogni gruppo sono state riportate in plenaria ed hanno ricevuto risposte immediate da parte dei tecnici/proponenti. 

Cosa è successo: processo, interazione e partecipazione

Dal 7/12/2019 inizia la campagna di comunicazione, viene aperto il sito web e vengono rilasciate interviste ai media locali. Le interviste fanno emergere le preoccupazioni per gli odori, il traffico, i rischi di incidente dovuti alla presenza del gas, alle ricadute occupazionali. Questioni già insorte in maniera più caotica al primo tentativo di proposta nel febbraio 2019. Si organizzano poi due incontri pubblici con la consulenza di Ascolto Attivo Srl. 

16/12/2019 Incontro pubblico con 3 tavoli di lavoro tematici.

Organizzato in una sala del Cnos Fap di Vercelli, edificio delle Opere Salesiane, storico ente di formazione professionale. 

All’avvio del primo incontro i proponenti (AD e direttore tecnico) “hanno presentato il progetto, toccando tutti gli aspetti salienti: aspetti strategici, impatto ambientale, tecnologie adottate, possibili sinergie con l’impianto chimico esistente e sviluppo del territorio. Il tema è stato introdotto da un intervento di Grammenos Mastrojeni, Segretario Generale aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo, in merito all’importanza dell’economia circolare e alla delicatezza di questa fase di transizione verso un nuovo modello industriale” [7]. Dopo le presentazioni, seguendo le indicazioni di Stefania Lattuille di Ascolto Attivo S.r.l., si sono formati i diversi gruppi di lavoro che hanno dato via alla discussione all’interno di ciascuno dei tre tavoli pronti. Gli esiti sono stati condivisi in plenaria dai facilitatori-collaboratori di Ascolto Attivo presenti ai tavoli (Cristina Turconi, Alessandra Scala, Alessandro Matonti) ed è seguito un primo momento di risposte da parte dei progettisti presenti. I partecipanti hanno espresso in particolare la necessità di maggiori approfondimenti in merito alle ragioni strategiche del progetto (considerando la presenza di altri impianti per il trattamento dell’organico nel territorio), alle ricadute per i cittadini in termini di risparmi economici e di nuova occupazione e sviluppo, agli aspetti ambientali, in particolare relativamente alle emissioni odorigene” [8]. Dal primo gruppo, ad esempio, emerge che i “partecipanti al tavolo condividevano un medesimo background professionale, c’è stata quindi una discussione approfondita sugli aspetti tecnici del progetto, che evidenziava la necessità di favorire l’innovazione in questo settore. Idea comune [...] bisogna credere nello sviluppo tecnologico o ci si ferma” [9]. Anche nel secondo gruppo “erano tutti molto d’accordo sulla fondamentale importanza e l’opportunità di procedere alla realizzazione dell’impianto [...] L’iniziale diffidenza a parlare e anche a sedersi al tavolo è stata poi superata” [10]. Nel terzo gruppo, la discussione parte dalla considerazione che “il territorio risulta già fortemente stressato dalle varie attività industriali e antropiche, con conseguenze vantaggiose o negative per la popolazione. È stato citato, per esempio, il caso di Saluggia, dove sono presenti scorie nucleari. I partecipanti quindi hanno espresso la necessità di un approfondimento in merito alle ragioni strategiche del progetto in considerazione delle esigenze del territorio [11].

Infine è stata redatta una sintesi delle domande e approfondimenti da sottoporre ai proponenti nel successivo incontro, suddivise in 4 ambiti tematici: ambientali; tecnici; territorio e sviluppo; procedurali.

Ad esempio sul tema ambientale la questione delle emissioni di odori è al primo punto. Alla domanda “Come sono state effettuate le simulazioni sulle emissioni odorigene?” Secondo i proponenti dallo studio dell’azienda che ha redatto lo Studio di impatto ambientale (SIA), Simul Aria Srl, adottando il modello previsionale impostato dalla Deliberazione della Giunta Regionale 9 gennaio 2017, n. 13-4554, alle “peggiori condizioni possibili oltre i 500 mt di distanza dal sito, la percezione delle emissioni odorifere si attesta al di sotto di 1 unità odorigena (praticamente impercettibile ai più). A 1,5 Km di distanza dal sito, sempre nelle peggiori condizioni possibili, l’odore è totalmente impercettibile” [12]. Se era possibile prevedere soluzioni diverse al camino per la dispersione delle emissioni odorigene, l’azienda risponde che la scelta del camino risponde all’obiettivo di ridurre la percezione delle emissioni ed effettuarne la misurazione. Inoltre l’impianto si trova in un’area industriale attiguo ad un impianto chimico con strutture di pari altezza. Infine l’altezza del camino progettata è la minima realizzabile per ottenere benefici della dispersione in atmosfera delle emissioni [13]. Nel complesso vengono date risposte concise e chiare a 18 domande. 

Secondo incontro di confronto del 21/1/2020

L’incontro si apre con un’introduzione delle facilitatrici, riepilogando gli obiettivi e la sintesi dell’incontro precedente, evidenziando le tematiche sulle quali i partecipanti hanno chiesto approfondimenti. In particolare si sarebbero forniti maggiori approfondimenti sul tema delle ragioni strategiche del progetto nel suo rapporto con il territorio e gli impatti ambientali e le risposte tecniche. 

Dunque sono stati proiettati due brevi video, il primo su un impianto di trattamento dell’organico a Malmö in Svezia e un secondo sull’impianto di Faedo, in Trentino, collocato in una valle coltivata a vite. Seguono gli interventi di Frascari sul processo di lavorazione e di Bombardieri sugli aspetti strategici. Ne è seguito un confronto con i partecipanti. Sugli scenari di gestione si parla delle proiezioni sulla produzione di rifiuti organici regionale e i vantaggi per il territorio se con l’impianto in progetto si trattassero in regione anziché esportarli in altri territori [14]. Seguono dettagli sul funzionamento dell’impianto, il processo di digestione e produzione di biogas, i dispositivi di depurazione di aria e acque di scarico, le possibili sinergie con l’impianto di depurazione sottoutilizzato di Alcoplast (l’impianto chimico vicino) e sull’ambiente confinato e depressurizzato in cui avviene il transito dei rifiuti organici [15].

Ad oggi (14/7/2020) Non sono dati ulteriori aggiornamenti sul percorso né sull’iter del procedimento autorizzativo, né comunicazioni in merito ad interruzioni del percorso dovute al confinamento Covid 19. 

Influenza, risultati ed effetti

Nel percorso di confronto non é stato (ancora) redatto un report definitivo, le amministrazioni non appaiono, non è chiaro se il percorso sia terminato, non ci sono aggiornamenti dopo il 27/3 . Non è possibile al momento rilevare se il percorso abbia avuto effetti sul procedimento. Nel sito dedicato al progetto vengono riportate due lettere al quotidiano locale “La Sesia” (del 13 e del 27/3) in cui due cittadini difendono il “proposto e da alcuni male accolto” impianto con varie argomentazioni, ma non sono riportate le posizioni critiche (Link 1 - Approfondimenti). 

Analisi e lezioni apprese

La trasparenza del percorso è carente: mancano spiegazioni sulla totale defezione degli amministratori e dei funzionari pubblici, non risultano riportate le presenze al primo incontro, mancano resoconti sulle posizioni critiche da fonte di stampa o da altre fonti, oltre a mancare il costo del percorso per il committente e le modalità di pubblicizzazione degli incontri.

Non sembra esserci stata alcun tentativo di negoziazione e condivisione del percorso con le amministrazioni pubbliche e altri attori chiave del territorio (p.e. Confindustria, sindacati, associazioni ambientaliste) che non compaiono. Su queste strane defezioni servirebbero maggiori approfondimenti. 

Non è possibile ritenere sufficiente la rappresentatività del confronto, vista le mancanze suddette e l’esiguità dei partecipanti; tuttavia sembra esserci stata diffusione della notizia e un certo dibattito sulla stampa, nonostante non vi sia un’adeguata reportistica. 

Vedere anche

BioPiattaformaLab di Sesto San Giovanni

Riferimenti

[1] Maggio, R., Tutti i segreti dell’impianto Polioli. Ora la parola passa alla Provincia, La Stampa, 7/12/2019 (Ed. Vercelli), http://enerver.it/media/rassegna/La_Stampa_Vercelli_Vercelli_7_12_2019.pdf (ril. 11/7/2020).

[2] Enerver, Incontro di presentazione del progetto Enerver. Approfondimenti tematici. Incontro del 16/12/19, Vercelli, http://enerver.it/media/incontro16dic/enerver_report_def_incontro_16_12_19.pdf (ril. 11/7/2020).

[3] Bombardieri, G., Presentazione Enerver, 21/1/2020, Vercelli, http://enerver.it/media/incontro21gen/Presentazione-Enerver-2_rev.pdf (ril. 11/7/2020).

[4] Enerver, Secondo incontro di confronto sul progetto Enerver, 21/1/2020, Vercelli, p. 4, http://enerver.it/media/incontro21gen/enerver_report_incontro_def.pdf (ril. 11/7/2020).

[5] Gardelli, M., Parla l’ad di Polioli: “Nessuna letamaia a Vercelli”, La Sesia, 13/12/2019, http://enerver.it/media/rassegna/13_12_2019%20La%20Sesia.pdf

[6] Enerver, Report Incontro di presentazione del progetto Enerver, del 16/12/19, p. 4. http://enerver.it/media/incontro16dic/enerver_report_def_incontro_16_12_19.pdf

[7] Enerver, Incontro di presentazione del progetto Enerver. Approfondimenti tematici. Incontro del 16/12/19, (op. cit. nota 2), p. 1.

[8] Enerver, Report del 16/12/19 (op. cit., nota 6), p. 1-2.

[9] Ib., p. 2.

[10] Ib., p. 3.

[11] Ib., p. 5. 

[12] Enerver, Approfondimenti tematici, Incontro del 16/12/19 (op. cit. nota 2), p. 2. 

[13] Ib.

[14] Enerver, Secondo incontro di confronto sul progetto Enerver, 21/1/2020 (op. cit. in nota 4), p. 1-2.

[15] Ib., pp. 2:5.

Collegamenti esterni

  1. Enerver, http://enerver.it/#un-passo-nel-futuro (ril. 11/7/2020)

Note