Il Planning for Real mira ad attivare un processo di progettazione urbana partecipata che coinvolge residenti, amministrazioni ed enti pubblici, e imprese. L’elemento tipico e più originale di questo metodo è la presenza del plastico che riproduce il contesto urbanistico
Problemi e scopo
Planning for Real® (PFR) è un processo di pianificazione locale nazionalmente riconosciuto, basato su un modello 3D. Il processo consente ai residenti di registrare il loro punto di vista su varie questioni, lavorare insieme per identificare le priorità, e in collaborazione con le autorità e agenzie locali, continuare a sviluppare un piano d'azione per il cambiamento (Link 1).
Origini e Sviluppo
Il Planning for Real® si ispira ai principi dell’impegno attivo per la comunità. Questo metodo è stato ideato negli anni settanta presso l’università di Nottingham da un team che faceva capo al ricercatore britannico Tony Gibson; è stato quindi adottato la prima volta in un quartiere di Glasgow e, a partire dal 1988, è stato ulteriormente sviluppato sotto l’egida della “Neighbourhood Initiatives Foundation”. [1] Attualmente la sua applicazione è riconosciuta dallo stato britannico a livello nazionale ed è curata dalla organizzazione omonima Planning for Real, del gruppo Accord. La sua sede è Bilston West Midlands (Link 1).
Reclutamento e selezione dei partecipanti
Aperto a tutti, ad un numero potenzialmente illimitato.
Processo, interazione e fase decisionale
Il processo si articola in otto fasi e si protrae per più settimane, secondo il seguente schema:
- Iniziativa: un gruppo di cittadine e cittadini s’incontra e comunica che desidera apportare dei cambiamenti nella zona in cui abita. Invita quindi a partecipare tutti coloro che sono altrettanto interessati al tema. Si raccolgono e si scambiano desiderata e idee su come trasformare la zona.
- Costruzione del plastico: per illustrare ciò che va cambiato e ciò che è possibile modificare, con del materiale facile da manipolare le cittadine e i cittadini costruiscono un plastico tridimensionale che rappresenta lo status quo dell’area. In questa fase, lavorando insieme, le/i partecipanti si conoscono, si scambiano le idee e si concentrano sull’area oggetto del processo.
- Presentazione del plastico: il plastico viene messo in mostra in quartiere in svariate location e occasioni in modo da raggiungere il più alto numero possibile di persone che ci vivono o lavorano. L’obiettivo è affinare il plastico raccogliendo le idee di altre cittadine e altri cittadini.
- “Chi sa fare che cosa?”: con i cosiddetti fogli di registrazione delle competenze di vicinato si fa una sorta di inventario delle risorse e delle abilità presenti sul territorio.
- Evento pubblico: le/i residenti appongono sul plastico le cosiddette figurine che riportano le ipotesi di trasformazione dell’area. In questo modo si indicano le aree in cui si desidera apportare i cambiamenti. A questa fase partecipano esperte ed esperti che, al bisogno, possono fornire una consulenza tecnica.
- Definizione delle priorità: sulla base del plastico e delle proposte avanzate si fissano le priorità e si costituiscono dei gruppi di lavoro.
- Elaborazione dei temi: i gruppi di lavoro elaborano l’argomento che hanno scelto e producono il relativo piano d’azione.
- Realizzazione dei piani di azione: nell’ultima fase si realizzano, possibilmente in tempi ravvicinati, i piani di azione. Ciò avviene - nei limiti del possibile – con la partecipazione delle cittadine e dei cittadini che hanno preso parte al processo. Ulteriori realizzazioni dipendono dagli accordi che sono stati presi con i committenti del processo prima del suo avvio. [2]
Influenza, risultati ed effetti
Analisi e lezioni apprese
Vedere anche
Riferimenti
[1] Nanz P., Fritsche M., La partecipazione dei cittadini: un manuale. Metodi partecipativi: protagonisti, opportunità e limiti, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, 2014, p. 101, (scaricabile gratuitamente) https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/tutte-le-pubblicazioni/pubblicazioni/la-partecipazione-dei-cittadini-un-manuale (ril. 27/8/20).
[2] Ib., p. 102.
Collegamenti esterni
- Planning for Real®, http://www.planningforreal.org.uk (ril. 27/8/20).