Problema e scopo
L'Amministrazione di San Marcello Pistoiese, una piccola comunità con meno di 7000 abitanti situata nelle montagne nel nord della Toscana, ha deciso di intraprendere un bilancio partecipativo al fine di trasformare la tradizionale logica politica e amministrativa e di adottare decisioni che godono di maggiore legittimità in gli occhi della popolazione. La comunità presenta una tradizionale predisposizione sociale alla cooperazione per il bene comune (ad esempio, ci sono trentadue associazioni sociali e culturali di volontariato sociale e culturale all'interno del comune).
Inoltre, il territorio è diviso in sei distretti ("frazioni"). Per questi motivi, considerando che questa è stata la prima esperienza di partecipazione, è stato deciso di coinvolgere tutte le frazioni e le associazioni nel progetto di Budget partecipativo al fine di rilanciare la cooperazione "storica" della comunità. Dal momento che il Comune non aveva precedenti esperienze in questo campo, il Comune fece ricorso a una società di consulenza specializzata.
Storia
La città di San Marcello Pistoiese ha iniziato il processo nel 2008 al fine di coinvolgere i suoi cittadini nella definizione delle priorità di investimento in diversi settori politici.
Enti e finanziamenti originari
Il progetto è promosso dal Comune di S. Marcello e finanziato dalla Regione Toscana ai sensi della Legge n. 69/2007 in collaborazione con il Comune.
Selezione e selezione dei partecipanti
L'accesso alle riunioni era aperto e gratuito. Inoltre, le telefonate sono state fatte in modo casuale e le lettere sono state inviate a ogni famiglia, con informazioni dettagliate sulla metodologia da utilizzare durante le riunioni, le date e i luoghi delle stesse e l'importo assegnato al bilancio partecipativo. Un punto importante da sottolineare è che è stata prestata grande attenzione a consentire la partecipazione dei portatori di handicap nel decidere il luogo delle riunioni.
Metodi e strumenti utilizzati
Questa iniziativa è un esempio di bilancio partecipativo , un metodo di innovazione democratica ampiamente descritto come "un processo decisionale attraverso il quale i cittadini deliberano e negoziano sulla distribuzione delle risorse pubbliche". Ci sono molti benefici associati al bilancio partecipativo tra cui una maggiore educazione civica e democratica ; maggiore trasparenza del governo; e una maggiore opportunità di partecipazione di popolazioni storicamente emarginate. [ 1 ]
Deliberazioni, decisioni e interazione pubblica
1a fase: fase di informazione e comunicazione
Nella prima fase lo scopo era quello di fornire informazioni ai cittadini sugli obiettivi e i metodi del processo di bilancio partecipativo, identificando le aree del bilancio coinvolte e la parte di esso che sarebbe stata decisa dai cittadini (cioè 30.000 €). La fase è stata sviluppata tra giugno e luglio 2009; al fine di raggiungere l'obiettivo di informare e comunicare sono state utilizzate diverse tecniche, quali:
- La pubblicazione del progetto “Facciamo I conti ... Insieme" sul sito ufficiale del Comune.
- Il periodico del comune è stato inviato a tutte le famiglie e le imprese della città al fine di spiegare e descrivere il bilancio 2009 al fine di facilitare la comprensione di come viene fatto il bilancio; inoltre, ha descritto le fasi del processo partecipativo, ha dichiarato il budget disponibile (30.000 €) e gli argomenti che i cittadini sono stati invitati a discutere, nonché il programma delle riunioni che si svolgono il 15 e il 16 luglio 2009.
- Le lettere di invito sono state inviate a tutte le associazioni esistenti nel territorio del comune.
- Il consulente (Sociolab) ha fatto trecento chiamate a famiglie scelte casualmente per spiegare l'iniziativa e invitare la partecipazione.
Seconda fase: i primi incontri e il tema del forum
Le prime assemblee si sono svolte nei diversi distretti. Questi incontri sono stati il cuore del processo. I cittadini si sono incontrati in gruppi di lavoro, discutendo per determinare le priorità di investimento.
Durante gli incontri, i rappresentanti dell'Amministrazione hanno presentato il processo di bilancio partecipativo e le risorse disponibili per gli investimenti (30.000 €). Dopo questa presentazione, i rappresentanti dell'amministrazione hanno lasciato i luoghi, lasciando la gestione delle discussioni ai facilitatori, consentendo così una maggiore libertà di parola ai partecipanti.
Il 15 e il 16 luglio 2009 si sono svolti sei incontri sulle diverse fazioni territoriali. Queste riunioni si sono svolte alle 18:00 in luoghi pubblici; la partecipazione media era di circa 15 cittadini per riunione.
Durante questi incontri i partecipanti avevano una mappa catastale dell'area per consentire un'identificazione accurata di strade ed edifici. Inoltre, al fine di favorire relazioni migliori tra i partecipanti, l'amministrazione ha offerto uno spuntino in ogni riunione.
Il risultato di questi incontri è consistito in una serie di proposte riferite alle esigenze e alle priorità espresse dai partecipanti.
3a fase: studio di fattibilità delle proposte
Questa fase comprende un'analisi tecnica e politica delle proposte emergenti dei primi incontri che hanno deciso di prendere in considerazione proposte non superiori a 5.000 €. Per ciascuna delle proposte che non sono state prese in considerazione, l'amministrazione ha fornito una motivazione dettagliata.
Come risultato di questa analisi sono state identificate ventinove proposte (che sarebbero state votate nella quarta parte del processo). Le proposte riguardano principalmente i seguenti settori:
- toponomastica
- Strade che collegano i villaggi sparsi
- Recupero del patrimonio storico
- Riciclo dei rifiuti
Quarta fase: secondo ciclo di riunioni e votazioni
Riunioni finali e votazione delle proposte sono state organizzate in ciascun distretto nel novembre 2009, con una media di partecipazione di 20 cittadini in ciascuna riunione.
Per incoraggiare la partecipazione dei cittadini alle riunioni e al voto, sono state utilizzate una serie di strategie, quali:
- Le lettere sono state inviate a ciascuna famiglia (3.550), firmate dal Sindaco e dal Vice Sindaco, invitando e informando i cittadini sugli incontri e le varie proposte sarebbero state votate su di essi
- Sono state fatte telefonate a tutte le persone che hanno partecipato alle prime assemblee
- Proposte e orari sono stati pubblicati sul sito web del Comune
Il Comune afferma che la partecipazione alle riunioni conclusive era rappresentativa della comunità. Tuttavia, i partecipanti erano principalmente pensionati e anziani, mentre i giovani erano meno presenti.
5a fase: annuncio dei risultati
In questa fase i risultati sono stati annunciati attraverso un opuscolo che è stato inviato a tutte le famiglie e pubblicando i risultati della procedura sul sito web comunale.
Analisi e lezioni apprese
Una delle critiche più frequenti fatte dai partecipanti è stata che l'importo da decidere durante il processo era molto limitato; l'amministrazione rispose che ciò era dovuto al fatto che questa era la loro prima esperienza con un budget partecipativo. Inoltre, un altro fatto critico da considerare è che le riunioni si sono svolte nei giorni feriali, il che potrebbe avere una partecipazione limitata.
Fonti secondarie
Rapporto finale [italiano]