Problemi e scopi
“Sbertoli Villas and the City” è stato un processo partecipativo promosso e organizzato dal Consiglio Comunale di Pistoia nel 2009 con l'obiettivo di raggiungere tre obiettivi principali:
- Rendere la comunità consapevole della storia e dell'evoluzione di queste ville;
- Elaborare un piano per il suo utilizzo
- Discutere le funzioni dell'area in una prospettiva più ampia coinvolge anche le comunità "limitrofe" di Pistoia
L'area delle Ville Sbertoli in esame comprendeva 23 edifici, 3 ville nobiliari e 5 ettari di parco. L'area e i suoi edifici un tempo funzionavano come un ospedale psichiatrico e c'era un ampio interesse sull'argomento all'interno della comunità, spingendo un processo partecipativo su questo tema.
Selezione del partecipante
I partecipanti al processo erano circa 300. Tra questi, c'erano circa 40 cittadini comuni, selezionati casualmente durante le interviste telefoniche da SWG (una società elettorale italiana) al fine di garantire un campione rappresentativo. Gli altri partecipanti erano rappresentanti di associazioni professionali, economiche e della società civile, sindacati. Infine, ma non meno importante, gli organizzatori hanno anche invitato i "depositari della memoria", ovvero persone che hanno sperimentato l'ospedale psichiatrico sia come personale medico che come pazienti o come parenti dei pazienti; così le persone "marginali" di solito sottorappresentate, come quelle che soffrono di malattie mentali, hanno avuto l'opportunità di "esprimere" le loro preoccupazioni e idee. Inoltre, chiunque fosse interessato potrebbe prendere parte al processo.
Metodi e strumenti utilizzati
Il processo è stato strutturato in diverse fasi: una fase preparatoria che è durata per quasi due mesi, durante la quale gli organizzatori hanno raccolto i dati, elaborato un programma del processo e creato un comitato dei garanti, che ha supervisionato l'intero processo e si è assicurato che fosse portato a termine fuori correttamente. Allo stesso tempo, gli organizzatori hanno prestato particolare attenzione alla comunicazione con la comunità; hanno informato costantemente la comunità, anche attraverso i media durante tutto il processo; inoltre, hanno creato un sito Web, forum e newsletter dedicati al processo, in cui i cittadini potrebbero essere informati sul processo, scrivere commenti, ecc. La fase successiva rappresentava il nucleo del processo, vale a dire le riunioni pubbliche, i focus group e il seminari con i cittadini precedentemente selezionati. Le ultime due fasi hanno riguardato il monitoraggio finale, la supervisione e il rapporto finale.
Deliberazione, decisioni e interazione pubblica
La deliberazione è iniziata il 25 marzo con il primo incontro pubblico, durante il quale gli organizzatori hanno presentato il processo a un pubblico di circa 70/80 persone a cui sono stati dati contemporaneamente due diversi pacchetti di informazioni: il primo ha attraversato il passato delle Ville da un punto di vista storico e culturale, mentre il secondo ha fornito alcune informazioni tecniche sulla zona.
Il primo seminario, che ha coinvolto circa 40 cittadini, si è tenuto il 28 marzo. I partecipanti hanno visitato le Ville Sbertoli e hanno quindi trascorso la giornata a discutere l'oggetto sia in sessioni plenarie che in piccoli gruppi. Sono stati assistiti da facilitatori. Durante questo incontro ai partecipanti è stato chiesto di discutere e rispondere a 4 domande principali:
- Cosa rappresentano oggi le Ville per Pistoia?
- Cosa dovrebbe essere mantenuto inalterato?
- Che tipo di esigenze dovrebbero essere soddisfatte attraverso il nuovo utilizzo dell'area?
- Suggerimenti sui nuovi usi dell'area?
Ad aprile hanno avuto luogo tre diversi focus group e due incontri con i "depositari della memoria". I focus group hanno coinvolto rispettivamente associazioni professionali, categorie economiche e delegati di una vasta gamma di organizzazioni di base, come organizzazioni di volontariato, organizzazioni ambientaliste e cittadini comuni.
Il 10 maggio si è svolto il secondo e ultimo seminario. Durante questo incontro i partecipanti hanno lavorato come giuria. Sono stati invitati a parlare di 6 domande emerse durante gli incontri precedenti. Le sei domande erano:
- Il ricordo delle Ville, anche come ospedale per malattie mentali, dovrebbe essere preservato?
- Il nuovo piano per le Ville dovrebbe essere concepito in una prospettiva di città, in una prospettiva regionale o in una prospettiva globale?
- Quante funzioni devono svolgere le Ville?
- Che tipo di esigenze devono soddisfare le ville?
- Le ville dovrebbero rimanere di proprietà pubblica o dovrebbero essere vendute? Totalmente o parzialmente?
- Il piano urbanistico dovrebbe enfatizzare il legame tra Pistoia e le Ville?
Il primo luglio c'è stato un evento pubblico durante il quale le raccomandazioni e le decisioni della giuria sono state consegnate ufficialmente al capo della pianificazione municipale comunale che ha dichiarato che il consiglio comunale le avrebbe rispettate e attuate.
Risultati ed effetti
I risultati prodotti dai partecipanti al processo sono molti e diversi. Sono stati raggiunti due dei tre obiettivi principali: il primo e il secondo. Per quanto riguarda il primo, la storia e l'evoluzione delle Ville sono diventate accessibili a molte persone grazie ai pacchetti di informazioni, ma soprattutto grazie alle radio locali, alla televisione, alla stampa locale e così via, che parlavano molto del processo che raggiunge l'intera comunità. Rispetto al secondo, l'ultimo seminario ha redatto un elenco contenente idee e suggerimenti concreti su come riutilizzare l'area; l'elenco è stato incluso nel nuovo piano urbanistico urbano. Altri risultati importanti sono l'impatto positivo del processo sulla comunità; molti partecipanti, in particolare i cittadini comuni - che hanno mostrato un forte impegno nel processo - hanno dichiarato di esserne abbastanza soddisfatti. L'ultimo risultato notevole riguarda le relazioni tra i diversi gruppi che hanno preso parte al processo e anche tra quest'ultimo e il Comune, che sono migliorate grazie alla discussione aperta.
Le decisioni emerse durante il processo non sono state ancora attuate ma, poiché la relazione ufficiale che raccoglie tutte le idee e le raccomandazioni è stata inclusa nel Piano urbano urbano ufficiale, abbiamo motivo di credere che il Comune rispetterà le proposte. Inoltre, il Comune si è impegnato a tenere informati i partecipanti sullo stato di avanzamento dell'attuazione o, in caso contrario, si è impegnato a spiegare accuratamente la mancanza di attuazione.
Analisi e critica
Tutto sommato, il processo si è rivelato efficace a giudicare dall'entusiasmo dei partecipanti, dall'atmosfera positiva e costruttiva durante il processo, dal raggiungimento di due obiettivi su tre. Ciò potrebbe essere dovuto anche all'antica tradizione civica che è particolarmente forte e radicata in questo territorio. D'altra parte, il processo non è riuscito a raggiungere il suo terzo obiettivo; inoltre, non è riuscito a coinvolgere le associazioni professionali (ad esempio durante il focus group dell'associazione professionale c'erano solo architetti) e in generale le categorie economiche non hanno partecipato così profondamente come i cittadini. Infine, la partecipazione virtuale attraverso i forum ad hoc si è rivelata non avere un ruolo significativo nel processo.
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Rapporto finale [italiano]